PepeNews |
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Invernale 2017: 5° giorno, annullata la regata 7 gennaio 2018 Le previsioni meteo pessime inducono il Comitato ad annullare la regata gia' dal venerdi'. |
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un incrocio con Kerkyra
Il runner in azione |
Invernale 2017: 4° giorno, secondi in IRC e terzi in ORC 11 dicembre 2017 Un altra regata con un vento ed un'altra buona prestazione della barchetta che porta a casa un terzo posto in ORC ed un secondo in IRC. Mantiene la testa della classifica IRC ma retrocede di un posto in ORC. Abbiamo marcato Kerkyra per tutta la bolina e ci siamo dimenticati di tenere d'occhio Zucchero & Cannella, che sebbene a pari punti, 7 dopo 3 regate, ci sorpassa avendo vinto l'ultima. A ben vedere, date le condizioni meteo ci si poteva aspettare qualcosa di piu' dalla barchetta, che parte in ritardo di 40 secondi e sbaglia completamente la poppa...
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Invernale 2017: 3° giorno, annullata la regata 26 novembre 2017 Una barra impressionante impedisce di uscire dal Tevere ed il Comitato annulla la regata gia' dal sabato. Unica nota positiva: rimaniamo in testa al campionato sia IRC sia ORC per altre 2 settimane.
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Invernale 2017: 2 secondi posti nella seconda regata 13 novembre 2017 Ottima giornata per la barchetta che giunge al secondo posto sia in IRC sia ORC superata solo da una imprendibile Kerkyra III. Il Pepe mantiene la testa del campionato in IRC e raggiunge il primo posto anche in ORC, sicuramente aiutato da una giornata in cui il vento non e' mancato. Prima di lasciare gli ormeggi, consultiamo i vari siti meteo e parte il solito dibattito sulla vela di prua da portare. Stavolta dura poco, genoa 2 e passa la paura...
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la classifica IRC la classifica ORC
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Invernale 2017: il Pepe vince in compensato la prima regata 8 novembre 2017 Incredibile, il Pepe si aggiudica la regata in compensato IRC per soli 2 secondi su Flama. In ORC le posizioni sono invertite con Flama che ci precede di circa 40 secondi in compensato. Speriamo di riuscire a confermare questi risultati nelle prossime regate.
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la barchetta nella prima bolina
in poppa con il runner
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Invernale 2017: buona giornata per la per la barchetta 29 ottobre 2017
Come
al solito, ormai da anni, l'enigma e' come sara' il
vento? Prendendo l'abbuono per il rollafiocco e'
vitale riuscire ad "indovinare" l'intensita' del
vento per sapere quale genoa montare, quali spi
portarsi a bordo, che randa... |
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la regata
la prima bolina
la prima poppa la seconda bolina la poppa finale
in avvicinamento alla boa di bolina
arma di fine di mondo nella prima poppa
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Invernale 2016: giornata storta per la barchetta 27 novembre 2016 Niente di buono sotto il sole per il Pepe questa domenica. Previsioni di vento di 5 nodi da grecale in forte calo, pensiamo che la regata sara' rimandata e invece ci presentiamo sul campo di Fiumicino con 50 minuti di anticipo e troviamo 8/9 nodi di grecale. La barchetta sembra avere un buon passo, speriamo che regga. Stavolta la partenza dei regata e' regolare, le bastonate prese dai molti DNF nella scorsa prova sembrano avere avuto un effetto positivo. Quando arriva il nostro momento di partire, il diktat e': "niente partenze al cardiopalma come la scorsa regata". Scorriamo quindi sulla linea e riusciamo a partire al centro abbastanza bene senza prenderci rischi assurdi con vento pulito. Poco da dire sulla prima bolina, cerchiamo di mantenere la sinistra del campo poiche' le previsioni sono per un leggero giro del vento in senso antiorario. All'arrivo in boa siamo in leggero ritardo rispetto ad Eulimene, ma davanti ad Utopia e Flama, ma queste non sono le condizioni ideali per la barchetta. Abbattiamo a vele bianche ed issiamo, con un po' di concitazione, lo spi 0,6 "arma di fine di mondo". Facciamo una rotta completamente opposta ai nostri concorrenti e la scelta sembra pagare. La barchetta ha un buon passo e con una sola abbattuta siamo al cancello, mantenendo lo stesso distacco da Eulimene e guadagnando un pochino sulle altre 2 imbarcazioni. Il tracker ci accreditera' del quinto tempo in reale in questo lato. Al cancello di poppa prendiamo la boa di dritta, lo spi scende sotto bordo velocemente e riprendiamo la bolina mentre comincia a manifestarsi il previsto calo del vento. La differenza di prestazioni della barchetta rispetto ai nostri avversari in queste condizioni diventa sensibile. Il tracker ci accreditera' del ventesimo tempo in reale su questo bordo, la peggiore prestazione in questa regata. Utopia nel frattempo ci ha staccato di oltre 500 metri ed anche Flama e' qualche lunghezza davanti a noi. Alla boa di bolina ripetiamo la manovra precedente, abbattuta a vele bianche ed issata dello spi 0,6 oz. mure a sinistra. Stavolta pero' il vento molto piu' debole rispetto alla poppa precedente ci costringe ad un rotta piu' all'orza e mi pento amaramente di non aver optato per lo spi VMG. Lo svantaggio rispetto ad Eulimene e' diventato incolmabile ed il vento in netto calo non ci aiuta. Ancora una volta con una sola abbattuta arriviamo alla boa di poppa dopo aver tenuto nuovamente la parte sinistra del campo. In questo lato abbiamo recuperato moltissimo su Utopia che e' davanti a noi solo di un paio di lunghezze ed abbiamo passato Flama. In compensato saranno entrambe dietro di noi. Abbattiamo in boa e manteniamo lo spi per tutto lo stacchetto finale leggermente piu' stretti del traverso, ma "arma di fine di mondo" non si e' mai scomposto piu' di tanto quando abbiamo dovuto orzare un po' piu' del dovuto. Alla fine raccoglieremo un sesto posto in IRC ed un settimo in ORC che certamente non ci soddisfano. Attendiamo la prossima regata con ansia, sperando che Eolo ci sia piu' favorevole.
P.S. un applauso, anche se solo virtuale, ai "ragazzi" di Eulimene che hanno fatto una regata straordinaria!
L'equipaggio del Pepe era composto da: Giacomo Pingelli prodiere Thomas Gromeier albero Massimo Di Rao tailer Paolo Raganato tailer Paolo Amicarelli drizzista e tattico Fedele Agostini randista Pier Mario Bozzuffi timoniere
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la regata
la partenza
il 'Panino" la prima bolina
la prima poppa la seconda bolina la poppa finale |
Invernale 2016: ottimo risultato della barchetta sia in IRC sia in ORC 13 novembre 2016 2 secondi posti in una regata caratterizzata da condizioni meteo finalmente regolari. Per una volta riusciamo ad essere sul campo di regata un'ora prima della partenza, proviamo un po' di abbattute sotto spi, riusciamo anche ad eseguire degli speed test. Quando arriva il momento della partenza delle barche da regata, stiamo molto attenti al loro comportamento, dobbiamo gestire la partenza meglio di come abbiamo fatto nella scorsa regata. La partenza viene ripetuta 2 volte, meta' della flotta dei regata e' fuori dalla linea, alla terza si parte con bandiera nera. Eppure il vento non e' particolarmente impegnativo, 6/7 nodi da est, nonostante questo una ecatombe di squalificati. Finalmente tocca a noi, Giacomo decide che si parte in barca comitato, ci aspettiamo che il vento giri a destra e vogliamo sfruttare il giro del vento. Siamo leggermente in ritardo, individuiamo uno stretto spazio per tagliare la linea proprio in barca, ma si sta chiudendo; se non passiamo la partenza puo' diventare molto pericolosa. Riusciamo ad virare appena passata la barca comitato, sfiorandola. La partenza e' abbastanza buona, ma subito dopo veniamo affiancati sopravento da 2 barche, il classico "panino". Per evitare la collisione siamo costretti a poggiare e non riusciamo neanche a prendere velocita' perche' siamo coperti. Si mette subito male. Protestiamo ITA-1234 che era la barca sopravento a tutti. Finalmente riusciamo a liberarci, viriamo e siamo mure a dritta, incrocio con il marinaio di acqua dolce che nella scorsa regata non si e' tenuto discosto, urliamo per attirare la sua attenzione, si tiene discosto ma ha ancora qualcosa da dire. Mah! Il vento gira di qualche grado a destra e la scelta di quel lato del campo inizia a pagare All'arrivo in boa, siamo un po' indietro e qualche lunghezza oltre la layline, ma contiamo di recuperare in poppa, come al solito. Sale a riva "arma di fine di mondo", lo spi reacher 0,60 oz., subito vediamo che abbiamo un ottimo passo, recuperiamo diverse barche. Dai tracciati vedremo che la barchetta ha spuntato il miglior tempo reale in questo lato! Arrivati al cancello, Paolo sceglie la boa di sinistra, riprendiamo la bolina tenendo sempre la parte destra del campo mentre il vento cresce un paio di nodi e continua a girare a destra. Alla boa di bolina, l'aumentata forza del vento richiederebbe lo spi runner, ma purtroppo e' rimasto in banchina. Risale quindi il reacher che, nonostante gli anni passati. riesce sempre a stupirci per le sue prestazioni. La barchetta ha un ottimo passo, il tracker ci dira' che siamo quarti in tempo reale su questo lato. All'arrivo siamo tutti convinti di aver fatto un bella regata, ma non immaginavamo certo di aver raggiunto il secondo posto sia in IRC sia in ORC. Decidiamo di non portare avanti la protesta, nessuno ha voglia di fermarsi fino a tardi per discuterla. E mal ce ne incoglie, perche' proprio ITA-1234 ci precede in compensato in IRC. Nel frattempo il vento reale e' arrivato a 12 nodi, il comitato espone la Golf e temiamo di dover fare la seconda regata di giornata soprainvelati e con vele adatte ai venti leggeri, ma fortunatamente il comitato decide di mandarci tutti in porto.
Aggiornamento: cambiate le classifiche, siamo terzi in ORC, di nuovo ITA-1234 ci precede. Compare in ORC anche nella regata precedente dal nulla. Non risultava infatti in classifica. Mah!?!
L'equipaggio del Pepe era composto da: Giacomo Pingelli prodiere Thomas Gromeier albero Fabio Martines tailer Paolo Raganato tailer Paolo Amicarelli drizzista e tattico Michele Amicarelli randista Pier Mario Bozzuffi timoniere
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la regata
i marinai di acqua dolce 1
i marinai di acqua dolce 2
la prima bolina: un disastro
la prima poppa la seconda bolina la poppa finale |
Invernale 2016: poco vento ma almeno una regata portata a termine 30 ottobre 2016 Le premesse non erano sicuramente buone, previsioni per vento prossimo a 0. Fortunatamente 5 o 6 nodi di grecale hanno permesso di svolgere una prova regolare. Quest'anno abbiamo abbandonato la categoria crociera veloce, per noi proibitiva, e siamo tornati in Crociera Tecno. Abbiamo quindi la possibilita' di competere insieme a barche alla nostra portata, fare solo 2 giri intorno alle boe ed il vantaggio di partire dopo la categoria regata, potendo fare tesoro della loro tattica di partenza. Inizialmente il campo di regata viene posto per una partenza con vento di levante, viene data una partenza, ma non siamo ancora in boa di bolina che il Comitato (giustamente) annulla la regata. Nel frattempo il vento gira a grecale ed il comitato mette un nuovo campo di regata. Assistiamo alla partenza dei regata e, con una linea partenza lunghissima (quasi 1200 metri!), vengono ripetuti i segnali di partenza anche sul VHF. Tocca a noi partire ma dal VHF non giunge nessuna segnalazione, fino ai 4 minuti dalla partenza, a quel punto non e' piu' possibile accendere il motore per arrivare in boa dove sembrava esserci un buono. Partiamo quindi male, anzi malissimo, dalla parte sbagliata della linea e pure in ritardo. Ci portiamo sulla parte destra del campo, poi Paolo decide di centrarci e mure a dritta, incrociamo una barca che sembra non avere idee chiare non solo sulle regole di regata ma anche sulle Nipam!. Quando e' chiaro che non si terranno discosti e rischiamo una collisione, viriamo e ... anche loro virano. Le 2 poppe si avvicinano pericolosamente ma fortunatamente non si toccano. Paolo protesta e spiega la bandiera rossa sul paterazzo, ma questi marinai di acqua dolce non hanno nemmeno il numero velico! Continuiamo quindi la nostra bolina, mentre il vento comincia a girare di una ventina di gradi, finalmente arriviamo in boa e sale a riva lo spinnaker VMG, la barca ha un ottimo passo, vediamo ad occhio che recuperiamo sensibilmente sugli avversari, per arrivare al cancello non dobbiamo abbattere, con un bordo unico ci arriviamo con il vento al traverso. Paolo sceglie la boa di destra del cancello, il VMG scende velocemente lasciando il posto al genoa, anche per la seconda bolina c'e' poco da dire, facciamo un po' di slalom tra le barche che scendono in poppa, ma la barchetta ha un buon passo e continua a guadagnare sui suoi avversari. Nuovamente con un bordo solo siamo in boa, c'e' un po' di incertezza sulla vela da usare tra l'A0 e lo spi VMG. Ma visti i risultati nel precedente bordo di poppa optiamo ancora per il VMG. Una unica abbattuta alla boa di sinistra del cancello e, dopo il lunghissimo stacchetto finale, siamo sulla linea di arrivo. Ne approfittiamo per fare qualche abbattuta di allenamento dopo aver tagliato il traguardo e portiamo la barchetta a casa. Peccato per la partenza perche' il Pepe ha ottenuto nella seconda bolina e nelle 2 poppe il secondo miglior tempo in tempo reale e la regata sarebbe potuta andare in ben altro modo. Per il momento niente classifica in compensato, a causa della deprecabile consuetudine del CVF che tollera la presentazione dei certificati IRC ed ORC alla seconda prova di Campionato.
Aggiornamento: pubblicate le classifiche, settimi in IRC e quarti in ORC
L'equipaggio del Pepe era composto da: Giacomo Pingelli prodiere Thomas Gromeier albero Fabio Martines tailer Massimo di Rao tailer Paolo Amicarelli drizzista e tattico Michele Amicarelli randista Pier Mario Bozzuffi timoniere
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la partenza la regata il momento dell'annullamento della regata un momento di concitazione alla partenza il windseeker a riva il Pepe 2.0 prima della partenza (foto di Maurizio D'Amico) |
Invernale 2015: annullata la prima regata 25 ottobre 2015 Le nuove vele in membrana a fili orientati e la presenza a bordo di Paolo ci avevano fatto sperare in un buon risultato. Ma Eolo si e' preso un fine settimana di vacanza. Sabato allenamento, sperando di avere buone indicazioni dalla randa e dal genoa 2, entrambi alla prima issata. Il vento e' il grande assente, ci sono 2 nodi di reale. Ma l'impressione e' decisamente buona, col genoa 2 ci MUOVIAMO! Sembra incredibile rispetto alle prestazioni della barchetta con le vele in laminato, sotto i 4 nodi era la corrente a farci muovere. Presi i riferimenti del genoa 2, sale a riva il Genoa 1 e cerchiamo di trovare i giusti punti di scotta per il giorno successivo. Sono molto impressionato dalla nuova randa, con 1.7 nodi di reale e 3 di apparente, facciamo 1,8 nodi di velocita': niente male per la barchetta! Arriva finalmente il giorno fatidico della regata, incrociamo le dita perche' il vento tenga, possiamo portare a bordo 3 vele da poppa e scegliamo A0, WindSeeker e Spi leggero 0,50. Alle 9 usciamo dal porto e ci portiamo sul campo di regata, mentre il Comitato cerca di mettere un campo di regata degno di questo nome, il vento oltre ad essere debolissimo e' anche instabile. Proviamo qualche bordo che conferma le sensazioni del sabato. Finalmente arriva il momento della partenza, quest' anno il CVF ha deciso di ridurre a 2 il numero delle partenze da 4 che erano. Partiamo quindi per primi con i regata, brutta situazione per noi che siamo piccoli, lenti e poco bolinieri: essere sulla linea allo scadere dei 5 minuti sara' una impresa. Ed infatti siamo abbastanza coperti, partiamo a centro linea, ma sopravento ci passano dei "palazzi" di 3 piani che impediscono di avere un angolo ed una velocita' decorosi. Paolo col suo solito modo "felpato" mi chiede "te la senti di virare?" dopo un secondo di smarrimento lo assecondo e tagliamo la linea mure a sinistra per cercare di prendere un po' di aria pulita. Bordo lungo verso destra quindi, intuiamo che le cose non stanno andando affatto male perche' incominciamo ad incrociare a meta' bolina i barconi da 40", normalmente non riusciamo che ad intuirne la poppa da lontano. La barchetta, nonostante il vento reale inferiore ai 4 nodi, mantiene un bel passo. Siamo quelli piu' a destra di tutti e comincio a preoccuparmi, ma Paolo ci tranquillizza, finalmente ci chiede una virata e cominciamo a centrarci, il vento cala ancora e ci da uno scarso, altra virata e siamo di nuovo mure a sinistra, ma non c'e' nessuno ad infastidirci. Il bordo dura pochissimo perche', come al solito col grecale, approssimandosi alla boa il vento diminuisce ruotando verso destra, siamo in layline ma il reale scende sotto i 2 nodi, siamo a poche centinaia di metri dalla boa ed ormai la barchetta avanza a malapena. Tentiamo la carta WindSeeker, che ci fa guadagnare ancora qualche metro verso l'agognata boa 2 dello stacchetto, la 1 e' completamente ininfluente. Purtroppo il vento cessa completamente ed il Comitato decide giustamente di interrompere la regata. Peccato, guardando le tracce del Tracker eravamo in ottima posizione, ma comunque le indicazioni che il Pepe ci ha dato in condizioni prima proibitive sono ottime. Ci puo' stare. Il Comitato tenta inutilmente di dare una seconda partenza ed alle 14 manda tutta la flotta in porto. L'equipaggio del Pepe 2.0 era composto da: Giacomo Pingelli prodiere Fedele Agostini albero Domenico Rosati tailer Stefano Scardigli drizzista Davide Cecini tailer Paolo Amicarelli randista Pier Mario Bozzuffi timoniere
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Pepe 2.0 al Campionato Invernale di Roma 19 ottobre 2015 Anche per quest'anno la barchetta si cimenta nel Campionato Invernale di Roma nella categoria Crociera Veloce. Speriamo bene. Sarebbe molto bello riuscire a ripetere o addirittura migliorare il risultato dello scorso anno: un ottimo sesto posto a pari punti col quinto classificato. Vedremo se il Pepe 2.0 2015 SP2 riuscira' nell'impresa. |
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la regata di domenica
la classifica della classe crociera
l'equipaggio in posa con una delle coppe vinte da sx in piedi Giacomo, Fedele e Thomas inginocchiati Stefano e Pier Mario |
Successo del Pepe 2.0 alla Trenta+30 14 giugno 2015 Dopo il buon risultato della regata del giorno precedente, dovuto in gran parte all'A0 ed al windseeker, le previsioni meteo, per una volta azzeccate, ci vedevano svantaggiati rispetto al resto della flotta: di bolina la barchetta non e' mai stata un fenomeno, anche se quando c'e vento da genoa 2... In effetti l'anemometro segna oltre 15 nodi da sud est, vento in faccia ma almeno non avremo problemi di DNF. La barchetta sbanda un po' troppo e prendiamo una mano sulla randa, la situazione sembra molto migliore. Il comitato sembra avere fretta di farci partire e da la partenza con la flotta non propriamente pronta, partiamo nel gruppo. Siamo sopravento ad un 34.7 nel bordo verso terra e ci stiamo pericolosamente avvicinando alla scogliera, cerchiamo di far notare al timoniere del 34.7 che non possiamo virare se non lo fa prima lui, persino Giacomo sempre calmo e posato si mette ad urlare, gli scogli da prua sono proprio vicini. Finalmente ci graziano e virano, immediatamente lo facciamo anche noi e facciamo un bordo lungo a perdere per cercare di scapolare Capo Linaro. Per passare tranquilli oltre le secche faremo altre 2 virate, ma la barchetta sembra essere a suo agio in queste condizioni. La prevista rotazione a sud ancora non si vede ma per una volta ci fidiamo delle previsioni tenendoci abbastanza lontani dalla costa. Ancora 2 bordi lunghi a perdere ed il vento incomincia a girare a sud, vedo comparire la layline di destra sul cartografico, mancano 12 o 13 miglia alla linea di arrivo e ci rendiamo conto che non dovremo piu' virare. L'informazione e' preziosa perche' vedo i nostri concorrenti che continuano a fare bordi. Al timone ci alterniamo Fedele ed io, senza virate per cosi' tanto tempo a volte perdo la concentrazione. A 3 miglia dall'arrivo occorre segnalare al comitato la propria posizione per radio, non sento nessuna segnalazione di barche della nostra categoria e quelle della classe regata sono pochissime. Ritardo la nostra segnalazione, per pura scaramanzia, fino a quando non siamo ad un miglio dall'arrivo. La sensazione e' bellissima, abbiamo fatto una ottima regata, soprattutto sentiamo alla radio l'arrivo di Baralla, un veloce Comet 1000 che nella prima tappa ci aveva battuto, quando noi ormai siamo in porto con le cime d'ormeggio a terra. All'arrivo al CVF la grande sorpresa, vinciamo infatti la seconda tappa e l'intera regata in categoria crociera; ma la cosa che piu' ci inorgoglisce siamo sesti assoluti overall e quarti in classifica generale sempre overall. Il miglior risultato della carriera agonistica della barchetta!
L'equipaggio del Pepe 2.0 era composto nella seconda regata da: Giacomo Pingelli prodiere Thomas Gromeier tailer Stefano Scardigli drizzista Fedele Agostini tailer Pier Mario Bozzuffi timoniere e randista
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il "magic moment" dopo quasi 2 ore di regata
la regata del sabato
la classifica della seconda tappa classe crociera
evidentemente ognuno vede la regola 11 a modo suo |
Alla Trenta+30 finisce l'astinenza da coppe! 13 giugno 2015 Finalmente l'anno magro del Pepe 2.0 termina, in una regata che tradizionalmente porta fortuna alla barchetta. Ci portiamo infatti a casa, dopo tanto tempo, la coppa per il secondo posto in classe crociera. Ma veniamo alla cronaca della prima tappa da Fiumicino a Riva di Traiano. Tanto per cambiare le previsioni del vento sono assolutamente errate, ci si aspettava forti venti da sud ovest, paventando anche problemi di barra in uscita dal Tevere, ed invece il vento e' piuttosto debole. Per una volta non dobbiamo "indovinare" il genoa da utilizzare perche' nel certificato IRC abbiamo rinunciato all'abbuono per il rollafiocco e quindi possiamo portarci a bordo piu' vele di prua. La scelta cade quindi sul genoa leggero in membrana a fili orientati, ma teniamo pronto per una issata veloce l'A0. In partenza un 34.7 si comporta in modo quantomeno bizzarro e ci tiene lontano dalla linea, allo scadere dei 5 minuti siamo ad una decina di lunghezza dalla linea, ma oltre meta' della flotta e' fuori dalla linea ed un richiamo generale annulla la partenza. Stavolta siamo in ottima posizione per partire allo scoccare dei 5 minuti, nuovamente molte barche sono fuori dalla linea e quindi si impone una terza partenza. Sembra che si stia partendo per una regata tra le boe e non per una costiera di 30 miglia. Finalmente riusciamo a partire, non siamo messi benissimo, siamo in leggero ritardo, ma il passo della barchetta e' buono ed incominciamo a guadagnare terreno sui nostri avversari della categoria crociera. Dopo un paio di minuti issiamo l'A0, essere solo in 4 e con allenamento un po' carente spiega il ritardo. Immediatamente la barchetta mette il turbo, stavolta non guadagniamo solo sui crociera ma anche sulle barche da regata, la bolina larga ed il vento debole sono le condizioni ideali per questo tipo di vela. Dopo 2 ore di regata siamo tra i primi in tempo reale, ma il vento tende a diminuire sensibilmente, l'A0 non regge piu' e lo sostituiamo con il Windseeker che ci permette di tenere ancora il passo con i nostri avversari. Ma il vento non smette di farci delle sorprese e ci molla completamente, anche il windseeker, nonostante la leggerezza del tessuto utilizzato, prende la forma di una pera. Ci spostiamo con la corrente che fortunatamente ci spinge verso Capo Linaro. La velocita' pero' e' di un nodo e lo spettro del DNF volteggia sulla barchetta come l'uccello del malaugurio. Maledico le 3 partenze, se quei babbei che credevano di essere al mondiale ORC non avessero fatto casino avremmo guadagnato 15 minuti di un bel libeccio. Piano piano il vento pero' ritorna e il windseeker ritorna a fare il suo mestiere. La speranza si riaccende, vedendo l'ETA verso Capo Linaro ritornare a valori accettabili. Ma dura ben poco ed un'altra patana si impadronisce di noi, vediamo chi ha scelto una rotta piu' lontana dalla costa guadagnare terreno mentre noi abbiamo la solita corrente a muoverci. L'ETA verso Capo Linaro arriva alle 5 del mattino successivo! Peccato la regata era partita cosi' bene, ma dopo un'oretta di passione il vento ritorna e siamo costretti ad ammainare il windseeker, giusto per non vederlo finire in coriandoli, sostituendolo con lo spi 0,5 oz. armato in testa, che ci porta finalmente oltre Capo Linaro, poche miglia ci separano dall'arrivo ma la regata e' tutt'altro che finita. Il vento infatti si incanala nelle valli raggiungendo una intensita' che mal si accorda con uno spi 0,5. Apriamo il genoa che, a parte in fase di partenza, non avevamo utilizzato, ammainando lo spi e ci avviciniamo al traguardo con una bolina larga che chiama a gran voce l'utilizzo dell'A0. Non c'e' proprio pace per il prodiere, l'ottimo Giacomo, che ancora una volta alza a riva l'A0: anche in questo caso la barchetta mette il turbo e ci porta alla linea di arrivo in un batter d'occhio. Siamo consci di aver fatto una buona regata ma non ci aspettiamo di salire sul podio, grande quindi la sorpresa quando veniamo chiamati a salire sul secondo gradino del podio, battuti solo da Baralla un Comet 1000 molto veloce con poco vento. La piu' bella sorpresa e' pero' il 6 posto overall che conquistiamo mettendoci dietro fior di barche da regata. L'equipaggio del Pepe 2.0 era composto nella prima regata da: Giacomo Pingelli prodiere Thomas Gromeier tailer Stefano Scardigli drizzista e tailer Pier Mario Bozzuffi timoniere e randista
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3 foto della partenza scattate dalla Gopro a poppa
lo spi 0,50 al lavoro
Le tracce della regata il primo giro tra le boe il secondo ed il terzo con lo stacchetto finale
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7° giorno del Campionato Invernale 8 febbraio 2015 Pepe 2.0 ancora sugli scudi in una regata caratterizzata da un bel grecale, il sole e, finalmente, una partenza da manuale. La presenza a bordo di Paolo e Michele Amicarelli ci lasciava sperare in un buon risultato, le condizioni meteo sembravano abbastanza positive, anche se il vento variabile in intensita' non favorisce certo la barchetta: la prospettiva di una seconda regata con vento medio aumenta ancora di piu' l'alea nella scelta della vela di prua da portare in regata. Pensiamo al nuovissimo genoa light in membrana con fili orientati in Technora e poi, nel caso di una seconda prova con vento reale oltre i 13 nodi, come le previsioni lasciavano intendere, pensare ad un ritiro per evitare danni. Poi decidiamo per il buon vecchio e collaudato genoa 1 in laminato di Pentex, che sicuramente ci avrebbe permesso una regata piu' tranquilla. Prima della partenza facciamo qualche virata di riscaldamento mentre Paolo "saggia" il campo di regata e decide di partire in boa. Scorriamo sulla linea dalla boa verso la barca comitato, con l'idea di abbattere al momento giusto e partire con vento pulito in boa, ma quando il momento giusto arriva, non possiamo eseguire l'abbattuta per la presenza di un paio di barche che ci chiudono sottovento. Manca meno di un minuto alla partenza ed una uscita prematura dalla linea vorrebbe dire un rientro dagli estremi, chiamo una virata sperando di rimanere dentro la linea. Allo scadere dei 5 minuti siamo secondi in partenza (incredibile!) con solo qualche secondo di ritardo. Quando il comitato chiama al VHF la partenza regolare, mi scappa un urlo liberatorio, non mi sarei potuto perdonare di aver mandato alle "Olgettine" una partenza cosi' da manuale. Dopo qualche lunghezza dalla boa si affianca a noi sopravento il solito palazzo di 3 piani, e' Salino un X452 la barca piu' grande del raggruppamento crociera veloce, molto cortesi ci fanno i complimenti per la partenza, ma siamo costretti a poggiare molto per evitare di fermarci completamente ed essere raggiunti dal branco di lupi famelici che abbiamo alle calcagna. Cominciamo subito a perdere posizioni, ma siamo i piu' piccoli e la prima bolina e' sempre quella piu' tragica poiche' navighiamo costantemente nel vento sporco. Teniamo il lato sinistro ma senza esagerare per evitare gli incroci con i regata che nel frattempo scendono sotto spi. Il comitato annuncia un cambio di percorso a causa del vento girato di una quindicina di gradi a sinistra per la seconda bolina. All'arrivo in boa decidiamo per lo spi leggero da 0,5 oz. e cominciamo a riprendere qualche avversario che in bolina se ne era andato. A rivedere la regata sul tracker abbiamo forse abbattuto troppo tardi, ma fortunatamente per noi i nostri avversari compiono errori piu' gravi dei nostri perche' rimontiamo comunque diverse posizioni. Arrivando al cancello di poppa, ci accorgiamo che il genoa non si srotola, passiamo la boa di destra con la sola randa e un paio di avversari ci superano prima che ci rendiamo conto che il paterazzo non e' stato cazzato; finalmente il genoa si apre e riprendiamo la bolina con il coltello tra i denti. Gli avversari sono piu' sgranati e siamo meno coperti, purtroppo il vento sta calando in maniera sensibile ed arriviamo in prossimita' della boa di bolina con un reale inferiore ai 4 nodi, lo spettro delle prime regate finite ingloriosamente senza vento ci si agita davanti e rimpiango la decisione di non aver alzato il genoa light. Quando tutto sembra perduto, il vento ricomincia a salire e passiamo la boa con l'immancabile spi 0,50 che sale a riva prontamente. Stavolta, grazie alla rotazione del vento non dobbiamo neanche abbattere ed andiamo in boa al traverso con un bel passo che ci riempie di speranza per il risultato finale. Ancora una volta al cancello scegliamo la boa di sinistra. Il vento e' ancora girato a sinistra, dopo qualche lunghezza viriamo e... siamo gia' oltre la layline di sinistra, poggiamo cercando di far correre la barchetta che risponde bene, nel frattempo ci balena l'idea di utilizzare nell'ultima poppa l'A0, mai usato in regata prima; l'alzata e' un po' laboriosa ma immediatamente ci rendiamo conto che abbiamo oltre un nodo e mezzo di velocita' in piu' rispetto al bordo precedente con lo spi 0,50. E' una cavalcata entusiasmante, riprendiamo e sorpassiamo diversi avversari come se fossero fermi (o quasi). Comunque vada non potremo negare di esserci divertiti!All'arrivo in boa abbattiamo con l'A0, che stavolta piu' lentamente degli altri (siamo al lasco!), ci porta alla barca comitato. Ragazzi, che giornata! Quasi dimenticavo, i risultati sono notevoli, quarti in IRC di classe a circa 30 secondi da Madifra II che ci precede ed a poco piu' di 2 minuti dal vincitore Mida e quinti assoluti in ORC.
L'equipaggio del Pepe 2.0 era composto da: Giacomo Pingelli prodiere Fedele Agostini aiuto prodiere Thomas Gromeier tailer Stefano Scardigli drizzista Sandro Micheli tailer Paolo Amicarelli tattico Michele Amicarelli randista Pier Mario Bozzuffi timoniere
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Le tracce della prima regata il primo giro tra le boe il secondo ed il terzo con lo stacchetto finale
Le tracce della seconda regata il primo giro tra le boe il secondo ed il terzo con lo stacchetto finale
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6° giorno del Campionato Invernale 25 gennaio 2015 Pepe 2.0 is back! Finalmente una giornata con un vento degno di questo nome e la barchetta non si fa scappare l'occasione. Gia' nell'allenamento di sabato, con vento leggermente superiore a quello di domenica, la barchetta aveva sfoderato gli artigli con un passo notevole. Grande incertezza la domenica per il genoa da utilizzare, decidiamo per il genoa 2 in dacron con il rischio di essere un po' sottoinvelati se il vento dovesse diminuire come alcune previsioni annunciavano, soprattutto sapendo che viste le condizioni del vento, si sarebbero disputate 2 regate. In partenza non brilliamo certamente, siamo invischiati nel mucchio, e partiamo con piu' di un minuto di ritardo. Paolo decide, giustamente di tenere la parte sinistra del campo, non perche' ci aspettiamo che il vento giri in quella direzione, ma piu' che altro per avere vento pulito. Quando arriviamo in boa siamo ultimi, speriamo nella poppa per recuperare qualche posizione...
L'equipaggio del Pepe 2.0 era composto da: Giacomo Pingelli prodiere Fedele Agostini aiuto prodiere Thomas Gromeier tailer Stefano Scardigli drizzista Sandro Micheli tailer Paolo Amicarelli tattico Michele Amicarelli randista Pier Mario Bozzuffi timoniere
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la prima issata in porto Giacomo, il prodiere del Pepe 2.0 prende confidenza con la nuova vela un semplice paranco 2:1 come briglia per il bompresso |
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Pepe 2.0 2015 Service Pack 1 22 dicembre 2014 I risultati deludenti nell'Invernale ci hanno imposto di mettere mano al portafoglio per cercare di mettere un po' di cavalli nel motore eolico del Pepe 2.0. Abbiamo quindi fatto appello al nostro velaio di fiducia per allestire un nuovo genoa leggero in membrana a fili orientati di Technora. Purtroppo il tempo piovoso ha ritardato la laminazione della membrana e quindi il genoa che speravamo ci desse qualche possibilita' in piu' e' arrivato a bordo nella pausa del Campionato. Nell'uscita di test in una giornata con vento estremamente debole i risultati sono stati molto confortanti. Speriamo quindi che ci consenta di recuperare qualche posizione in classifica altrimenti piuttosto negativa. Un altro piccolo cambiamento e' l'installazione di 3 nuove valvole in Marelon modello Flowtech della Forespar, per lo scarico del lavandino del bagno, il carico dell'acqua di mare e lo scarico del lavello della cucina. Mentre per lo scarico del motore abbiamo optato per le valvole Forespar sempre a filo dello scafo ma piu' tradizionalmente composte da passascafo, valvola e portagomma. Anche in questo caso il tempo necessario al montaggio e' stato notevole, dovendo rinforzare lo scafo nel punto dove e' montato il passascafo. All'interno e' stato fissato un disco di carbonio di una ventina di cm. di diametro e 1 cm. di spessore, con abbondante interposizione di Spabond. Il tutto e' stato poi resinato all'interno dello scafo. Purtroppo dato il tempo limitato non potremo sostituire tutte le valvole di bordo, ne rimangono ormai solo piu' 4 tradizionali in ottone marino. L'ultima modifica riguarda la briglia di precarico del bompresso in carbonio, la precedente configurazione era piuttosto macchinosa ed occorreva molto tempo per metterla in posizione, impedendo poi l'apertura rapida del gavone dell'ancora dove normalmente trova posto l'A0. Adesso un semplice paranco a 4 vie, formato da un bozzello Harken Carbo da 40 mm. modello 2636 ed un bozzello Harken Carbo sempre da 40 mm. con arricavo e camma 150 modello 2646 costituisce la briglia. I punti di attacco sul ponticello e sul bompresso subiranno qualche modifica per rendere ancora piu' semplice armare il bompresso dopo la partenza della regata. |
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Questa non e' una bella giornata 4 dicembre 2014 Quando si perde un amico, un vero amico non e' mai una bella giornata. Questa mattina Ares, il nostro figlio peloso come in famiglia veniva chiamato, ci ha lasciato. Persino i gemelli lo consideravano una sorta di fratello maggiore, d'altronde lui era arrivato prima di loro in famiglia. So che non dimentichero' mai le uscite in barca con Ares che, incurante degli oltre 20 nodi, si addormentava placidamente in pozzetto o le discese con gli sci con il figlio peloso che mi seguiva correndo a perdifiato con l'espressione di chi sulla neve la sapeva lunga. Non potro' neanche dimenticare, quando di ritorno da una passeggiata correvamo su per le scale di casa fino al quarto piano, l'espressione di trionfo nei tuoi occhi che avevi voltandoti a guardarmi salire gli ultimi scalini mentre tu eri gia' arrivato alla porta.
Mi mancherai, mancherai a tutti noi ed adesso smetto perche' mi sudano un po' gli occhi e non riesco piu' a scrivere. |
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la partenza (disastrosa!)
Le tracce della regata il primo giro tra le boe il secondo ed il terzo con lo stacchetto finale |
2° giorno del Campionato Invernale 9 novembre 2014 Anche nel secondo giorno dell'Invernale le condizioni meteo non ci aiutano. La barchetta soffre le condizioni di scarso vento che puntualmente si verificano in questo campionato. Se ci mettiamo poi una partenza disastrosa con il rischio di collisione con la barca Comitato.
L'equipaggio del Pepe 2.0 era composto da: Giacomo Pingelli prodiere Fedele Agostini aiuto prodiere Thomas Gromeier drizzista Stefano Bottari tailer Sandro Micheli tailer Mauro Di Giovanni randista e tattico Pier Mario Bozzuffi timoniere
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Le tracce della regata il primo giro tra le boe il secondo
ed il terzo, almeno quello che siamo riusciti a fare |
1° giorno del Campionato Invernale 26 ottobre 2014 Primo giorno del Campionato in negativo per la barchetta. Il vento ci lascia a ciondolare nell'ultimo bordo di poppa fino allo scadere del tempo massimo. Solo 2 barche nella nostra classe e 13 su 35 nell'intera categoria Crociera veloce riescono ad arrivare entro il tempo massimo alla linea d'arrivo. Nonostante il risultato non sia sicuramente tra quelli desiderati, un DNF non fa mai piacere, comunque il bilancio della regata e' tutto sommato positivo. Ma veniamo alla cronaca della regata, il meteo non dava molte speranze di una regata regolare, ma alla partenza una decina di nodi di grecale ci dava la speranza di ben figurare. Mauro, il tattico, decide di partire in barca comitato perche' le previsioni danno una possibile rotazione a destra del vento e vuole tenere la destra del campo. Allo scadere del tempo siamo vicinissimi alla barca comitato, sopravento a noi si infila una barca, poggio per evitare il contatto e... vengo cazziato dal tattico che mi intima: "la prossima volta li sbatti sulla barca comitato". La barchetta mi sembra faccia un buon angolo e la velocita' e' altrettanto buona, facciamo bordi tenendo sempre la parte destra sperando nella rotazione che invece non arriva. Scopriremo poi, guardando il tracker, che la barchetta e' stata una delle peggiori nel primo bordo. Appena finito lo stacchetto sale a riva lo spi leggero 0,,50 e subito il Pepe 2.0 comincia a rimontare sugli avversari, 2 bordi e siamo al cancello, decidiamo per la boa di dritta e riusciamo a compiere una ottima "africana", stavolta non ci facciamo ingannare dal meteo, la prevista rotazione del vento, almeno per tutta la prossima bolina, non ci sara' e teniamo quindi la sinistra del campo; le tracce del tracker lo confermeranno, la nostra bolina e' tra le migliori del lotto dei partecipanti. Nel frattempo il vento comincia a diminuire di intensita', stavolta la pressione sullo spi e' decisamente piu' bassa, togliamo il braccio che non lavora dalla bugna dello spi per cercare di alleggerirle ed il trucco funziona, cerchiamo per quanto possibile di orzare per avere un po' di pressione. Ancora una africana al cancello sulla boa di destra. Comincia la terza bolina con un vento decisamente debole, ci chiediamo cosa ci sara' alla boa di bolina cosi' vicina a terra. I primi bordi sono comunque positivi per la barchetta che mantiene le distanze con barche come Blue Magic e Santi Bailor che ci pagano in termini di rating. Speriamo che il comitato decida di accorciare il percorso perche', mentre ci avviciniamo alla boa di bolina, vediamo gli spi di quelli che scendono in poppa tristemente a pera, privi di qualsiasi spinta. A poche lunghezza dalla boa il vento muore rimaniamo lungamente in balia della corrente, mentre sia Blue Magic sia Santi Bailor ci superano. Tra infiniti bordi arriviamo a doppiare lo stacchetto e decidiamo di issare l'A0 sperando che finalmente arrivi il promesso scirocco. Purtroppo la promessa non viene mantenuta e rimaniamo a galleggiare come turaccioli per piu' di 50 minuti senza poter governare con l'A0 completamente inutile. Peccato che il comitato non abbia trovato il coraggio di esporre la bandiera Sierra al momento giusto: riducendo la regata di un giro avrebbe permesso a tutti di arrivare. L'equipaggio del Pepe 2.0 era composto da: Giacomo Pingelli prodiere Fedele Agostini aiuto prodiere Thomas Gromeier drizzista Maurizio Bozzo tailer Sandro Micheli tailer Mauro Di Giovanni randista e tattico Pier Mario Bozzuffi timoniere |
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Il Pepe 2.0 si iscrive al Campionato Invernale di Roma 25 ottobre 2014 Nonostante tutti i propositi piu' volte annunciati, non siamo riusciti a starne lontano. Anche quest'anno la barchetta partecipera' all'Invernale. Nonostante la categoria Crociera Tecno sia quella piu' adatta alle caratteristiche del Pepe 2.0, la compagnia di alcune barche non era delle piu' desiderabili. Abbiamo quindi deciso di iscriverci nella categoria Crociera veloce dove probabilmente prenderemo un bel po' di schiaffoni dai nostri avversari ma almeno eviteremo di misurarci con i soliti ladri di polli. |
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L'installazione delle valvole FlowTech Forespar Gli Spinlock XTS di dritta Gli Spinlock XTS di dritta il Tylaska H8 sulla drizza ed il bozzello triplo Black Magic da 57 mm. sulla scotta
il nuovo GPS Garmin 19X a 10Hz posizionato in dinette
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Pepe 2.0 2014 Service Pack 1 20 ottobre 2014 Un nuovo set di aggiornamenti e' stato montato sul Pepe 2.0 in previsione della prossima stagione di regate. Le modifiche hanno riguardato gli strumenti, il piano di coperta e le prese a mare. Cominciamo da queste ultime, dovendo cambiare gli ombrinali del pozzetto ho deciso per le valvole in Marelon modello Flowtech della Forespar. Questo tipo di valvole ha la peculiarita' di essere perfettamente a filo dello scafo quando sono chiuse chiudendo anche il foro del passascafo. Unici difetti, il prezzo ed la quantita' di lavoro necessaria al montaggio: come si puo' vedere dalle foto, occorre preparare accuratamente la parte interna dello scafo e la valvola. Nella prima foto si vede la valvola originale in ottone marino, dopo averla smontata occorre frullinare accuratamente la parte interna dello scafo per eliminare il gelcoat che impedirebbe la corretta resinatura (foto 2). Occorre poi sgrassare accuratamente le parti con acetone e proteggere la parte interna della valvola da eventuali residui di sigillante (foto 3 e 4). Occorre poi cospargere la parte zigrinata della flangia con sigillante di buona qualita' (foto 5) e poi inserire la valvola nel foro cercando di espellere il sigillante in eccesso. Una volta solidificato il sigillante, occorre resinare 3 o 4 pelli di fibra di vetro intorno alla flangia interna (foto 6). Attendere che la fibra "tiri" e si puo' passare a lavorare sulla parte esterna che sicuramente sporgera' dallo scafo (foto 7). Per prima cosa occorre aprire la valvola estraendo cosi' il tappo interno per tagliare la parte della valvola a contatto con lo scafo. Tagliatela lasciando almeno 0,5 cm. di bordo sporgente (foto 8) e poi spianate fino a portare a filo dello scafo (foto 9). Si puo' a questo punto lavorare sul tappo, chiudendo la valvola (foto 10) e ripetendo le operazioni finora svolte sulla flangia esterna (foto 11 e 12). Attenzione che il materiale della valvola tende a fondere, occorre quindi raffreddare spesso la lama di taglio con acqua. E questi sono i risultati (foto 13 e 14). L'attrezzatura di coperta e' stata ulteriormente affinata, sicuramente il miglioramento piu' importante e' la sostituzione degli stopper: gli ormai storici Easylock Midi sono diventati dei fiammanti Spinlock XTS. Anche il paranco della scotta randa ha subito un piccolo upgrade, il bozzello triplo superiore, originariamente un Harken Carbo da 57 mm. e' diventato un triplo Black Magic da 57 mm. Il motivo di questa modifica e' la capacita' di gestire cime fino a 12 mm. di diametro, mentre quello precedente si fermava a 10 mm., la scotta SwiftCord da 10 mm. in Dyneema di Gottifredi e Maffioli. sembrava avere un po' troppo attrito sul vecchio bozzello. Il tesabase della randa passa da un 3:1 ad un piu' agevole 4:1, sostutiuendo il bozzello Harken Carbo da 40 mm. singolo con uno doppio ed utilizzando uno stroppo in Dyneema come arricavo sul violino del paranco interno al boma. La scottina da 6 mm. in Dyneema calzato di oscura provienenza e' stata sostituita da una Swiftcord da 6 mm. di Gottifredi & Maffioli, stessa sorte e' toccata al paranco del caricabbasso del tangone, anche provvisto di una G&M Swiftcord sempre da 6 mm. Continua poi la "Tylaskizzazione" delle drizze e delle scotte, il T12 che veniva utilizzato per la drizza di randa e' stato sostituito da un H8, un po' piu' lento nell'utilizzo ma di circa 100 g. piu' leggero. Le draglie, originariamente in acciaio ricoperto in materiale plastico, sono state sostituite con del Dyneema scalzato da 5 mm. di Gottifredi e Maffioli. La parte terminale e' stata impiombata su anelli Antal che pero' hanno dato un bel po' di grattacapi, avendo problemi evidenti di corrosione (anodisation pitting). I passaggi delle draglie sui candelieri sono stati protetti con una calza in Vectran per evitare problemi di sfregamento. L'ultimo upgrade riguarda la strumentazione, il GPS di emergenza interno posizionato in dinette, un Raymarine Raystar 130, e' stato sostituito da un Garmin 19X a 10 Hz. Velocissimo nel prendere i satelliti ed a calcolare SOG e COG. Il Garmin e' stato connesso al bus Seatalk NG utilizzando il cavo originale NMEA 2000 ed un cavo di conversione Raymarine da Devicenet a Seatalk NG. |
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il video della discesa la classifica della combinata per classi la classifica della gara di sci |
III° Trofeo Fiocchi & Nevi: vittoria di Classe per il team del Pepe 2.0
16 febbraio 2014 Nuovamente sugli scudi il team della barchetta si porta a casa il 4° posto assoluto nello slalom gigante e la vittoria nella classe Crociera Tecno. I presupposti per un buon piazzamento c'erano tutti, arrivavamo da un ottimo secondo posto nell'ultima regata che serviva per la combinata vela sci. La forma sugli sci era abbastanza buona anche se Gianni usciva da una brutta influenza. Dal punto di vista sciistico Arturo non era molto utile, magari per fare casino si, ma quest'ultima attivita' non entrava nel calcolo del punteggio della combinata... La situazione neve, invece, era piuttosto tragica: solo 3 piste aperte con neve marcia. Appuntamento quindi alle 7:20 davanti agli impianti, la pista della gara sara' chiusa solo fino alle 10. Si parte presto e si finisce altrettanto presto. Alla partenza una sorpresa: la gara non si fa se non si indossa il casco, per me non è un problema lo porto sempre, ma la meta' dei partenti non lo possiede. Decidiamo di scambiarci i caschi, chi arriva in fondo alla pista torna immediatamente alla partenza per dare il casco ad un altro concorrente. Finalmente si parte, nella ricognizione ho individuato un paio di porte critiche, una appena prima del falsopiano ed una nell'ultimo muretto. Speriamo bene. Viene il mio turno e Gianni che parte dopo di me non si vede, ci mancava solo questa! Fortunatamente arriva all'ultimo secondo, parto un po' piu' tranquillo. Le due porte angolate riesco a prenderle bene specialmente la prima, vuol dire avere velocita' nel falsopiano, un bel colpo per il risultato. Arrivo in fondo alla gara senza neanche il fiatone, mi sembra di aver sciato abbastanza bene ma non ne ho la certezza... Alla fine scopriamo che il risultato è l'esatta fotocopia di quello dell'anno passato: quarto io e Gianni settimo. Facendo scopa con il secondo posto in regata vinciamo la prova in classe Crociera Tecno ed arriviamo quarti assoluti. Non male, anche se l'anno scorso eravamo arrivati primi in assoluto e nella gara di sci ho preso 6 secondi dal primo! La ciurma del Pepe 2.0 era composta da: Giovanni Caserta Arturo Bruni Pier Mario Bozzuffi
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la traccia della regata
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6° giorno del Campionato Invernale, secondi in IRC ed ORC
26 gennaio 2014 Grazie ad una prova magistrale dell'equipaggio, la barchetta conquista il posto d'onore sia in IRC sia in ORC. Grazie anche, va detto, alla prova sfortunata di Red Magic, il Pepe 2.0 guadagna la vetta della classifica in IRC e consolida ulteriormente il primato in ORC. Ma venendo alla cronaca della giornata, il meteo si preannunciava molto pesante, con vento forte da nord gia' dalla prima mattina in ulteriore intensificazione nel corso della giornata; tutti i siti meteo che normalmente consultiamo concordavano su questa impostazione, l'unico disaccordo era sull'orario dell'aumento del vento. Decidere il genoa da utilizzare era quindi un terno al lotto ed avrebbe potuto portare ad un mezzo disastro, nel caso la scelta fosse stata sbagliata. Dopo lunga discussione ed aver visto che il vento sembra essere il grande assente decido per il genoa 1, nel caso gli oltre 20 nodi previsti dovessero arrivare o si resiste o ci si ritira. L'avvicinamento all'area di partenza è piuttosto lungo, col vento da terra la linea di partenza è chiaramente lontana almeno un paio di miglia. Arrivati in vista della barca comitato, il motore comincia a perdere colpi e si spegne: un rapido controllo allo strumento indicatore del livello ci dice che siamo un po' sopra la riserva. Pazienza indagheremo dopo la regata, ma piu' di qualche moccolo parte senza controllo, non basta lo stress della partenza, pure del ritorno ci dobbiamo preoccupare! Nel frattempo il vento si stabilizza sugli 8 nodi, la scelta del genoa1 sembra buona. Finalmente arriva l'ora della partenza, purtroppo non è un granchè, non riusciamo a trovare un buco libero per uscire dalla linea nel vento pulito. Dobbiamo tenerci anche lo scarso fino a poter virare in sicurezza, fortunatamente non ci mettiamo molto. Vediamo che nel frattempo Tagula II è molto avanti, evidentemente la loro partenza è stata migliore della nostra.
La ciurma del Pepe 2.0 era composta da: Giacomo Pingelli prodiere Fedele Agostini aiuto prodiere Rita Di Bartolomeo drizzista Thomas Gromeier tailer Massimo Di Rao tailer Arturo Bruni randista Pier Mario Bozzuffi timoniere
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Il trofeo Luigi Capozzi nelle mani dell'armatore con Rita di Bartolomeo la partenza la traccia della regata |
3° giorno del Campionato Invernale, vittoria overall in ORC! 24 novembre 2013 Il Pepe 2.0 ritorna sugli scudi con una regata molto buona, vincendo anche il 1° trofeo Luigi Capozzi per quanto riguarda la classifica ORC. La barchetta recupera anche una posizione in classifica generale in IRC e prende il comando della classifica ORC. Le condizioni meteo sembrano abbastanza favorevoli alla barchetta, una decina di nodi di scirocco in diminuzione dovrebbero garantire uno svolgimento regolare della regata; abbiamo scelto il genoa grande in pentex e portato gli spi 0.5, 0.6 e l'A0. Prima della partenza facciamo qualche bordo per scaldarci, annotiamo gli angoli di bolina e prendiamo la posizione della boa e della barca comitato, mettendo sul cartografico la posizione della boa di bolina stimata. Decidiamo per una partenza in boa, ma mentre ci stiamo avvicinando alla barca comitato per scorrere sulla linea mure a dritta, notiamo che molti (troppi?) scelgono la stessa soluzione. Decidiamo quindi di partire in barca, trovando un buco tra le altre barche e riusciamo ad avere vento pulito, siamo leggermente in ritardo ma la partenza è comunque buona, siamo sopravento a tutti e comunque anche gli altri non sembrano aver guadagnato dalla partenza in boa. La barca procede in bolina ad una buona velocita' e ci dirigiamo verso la parte sinistra del campo di regata, sperando che il vento giri in quella direzione come dicono le previsioni. Sembriamo tenere bene il passo con le altre barche piu' veloci...
La ciurma del Pepe 2.0 era composta da: Giacomo Pingelli prodiere Fedele Agostini aiuto prodiere Rita Di Bartolomeo drizzista Thomas Gromeier tailer Massimo Di Rao tailer Arturo Bruni randista Pier Mario Bozzuffi timoniere
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2° giorno del Campionato Invernale, regata annullata 28 novembre 2013 Le condizioni meteo previste, veramente pesanti, hanno indotto il Comitato ad annullare la regata. Speravamo di avere la possibilita' di migliorare una classifica ben al di sotto delle nostre aspettative, ma un vento di ponente di circa 25 nodi ha alzato una barra molto pericolosa all'uscita del Tevere che ha impedito fin dal sabato precedente la regata l'uscita dei concorrenti. |
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il Pepe 2.0 dopo la prima boa di poppa la traccia della regata |
33° Campionato Invernale, si parte (male)! 28 ottobre 2013 Una brutta partenza ed una prima bolina al limite dell'arresto per vagabondaggio condizionano la prestazione della barchetta nella prima giornata del Campionato Invernale che rimedia uno scialbo 5° posto di classe. Ma partiamo con ordine, come al solito dalle condizioni meteo: la previsione era per mare calmo e dai 5 ai 7 nodi da scirocco. Lasciamo quindi a terra il genoa2, lo spi 0,75, lo spi 0,60 ed il gennaker. e tentiamo di scaricare in modo maniacale tutto il peso superfluo. Usciamo alle 9 dal porto sperando di riuscire a fare qualche prova. Il vento è veramente scarso ed il Comitato prende tempo per sistemare il campo di regata, in queste condizioni il vento è piuttosto ballerino. Piu' volte prediamo la posizione della barca e della boa di partenza sul cartografico, ma siamo costretti a cancellare i waypoint ed a cambiare le carte in tavola. Finalmente il comitato riesce a mettere il campo per 110°, partono i 5 minuti per noi decidiamo di partire al centro della linea per evitare il solito affollamento sulla barca comitato... |
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il certificato ORC Club del Pepe 2.0 SPI 0,75 SPI 0,50 SPI 0,60 genoa randa A0
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Il Pepe 2.0 è stazzato ORC Club 26 ottobre 2013 Dopo una interessante presentazione al CVF sul sistema di stazza ORC, ho deciso di far stazzare la barchetta anche in ORC. Non serve essere dei geni per capire che rispetto alla stazza IRC, quella ORC è estremamente piu' completa e affidabile: non sara' perfetta forse, ma sicuramente è anni luce piu' avanti del sistema IRC. Per cominciare il metodo di calcolo del rating è pubblico e non segreto, è possibile quindi eseguire dei certificati di test direttamente dal computer di casa e pagando circa 10 euro contro i 110 dell'IRC. La quantita' di misure da prendere sia per le vele sia per lo scafo è molto alta ma, essendo i certificati pubblici, è possibile trovare una imbarcazione uguale alla propria e "copiare" i dati comuni. Alla fine, se la propria barca non è un prototipo one-off, le misure da fornire per il calcolo del rating sono quasi le stesse dell'IRC. Come se non bastasse l'IRC fornisce un unico rating che vale in tutte le condizioni di vento e per regate tra le boe e quelle offshore, mentre in ORC il rating varia a seconda dell'intensita' del vento (debole, medio e forte) ed al tipo di regata (inshore oppure offshore). Per fare un esempio pratico un A Zero, che difficilmente si usa in una regata tra le boe, pesa poco in una regata inshore mentre ha un peso rilevante sul rating di una "lunga". L'ORC Club non richiede la stazzatura delle vele ma ho comunque deciso di far stazzare lo stesso le vele che utilizziamo in regata. Insomma viva l'ORC ed abbasso l'IRC! |
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il multifunzione Raymarine A67 in dinette L'E95 in versione "vestita" e naked
il kit di compatibilita' per l'E80 Classic il bompresso visto dalla barchetta l'anello anteriore di ritenuta del bompresso
e per gentile concessione dell'armatore della barca accanto...
scotta e braccio Iacchini made la nuova scotta di randa la Swiftcord ben impiombata... "arma di fine di mondo II" e l'A0 |
Pepe 2.0 2013 Service Pack 1 15 settembre 2013 Il campionato invernale si avvicina, la Coppa Italia incombe ed il Pepe 2.0 si aggiorna con il primo service pack dell'anno. Gli aggiornamenti riguardano la strumentazione (potevate forse dubitarne!), l'attrezzatura di coperta e le vele. Partiamo dalla strumentazione, 2 nuovi display multifunzione Raymarine arrivano sulla barchetta: in dinette, il bellissimo Raymarine A67 WiFi, piccolo nelle dimensioni ma grandissimo nelle funzionalita', ed un Raymarine E95 che prende il posto del glorioso E80 nel "martufagno" davanti al timone. I 2 multifunzione sono connessi in rete ethernet tra di loro consentendo la condivisione della carta nautica Navionics Platinum. L'A67 è gia' operativo da qualche settimana mentre l'E95 è stato installato proprio qualche giorno fa. è stato utilizzato il kit di refit Raymarine R70010 che, contrariamente a quanto promesso, richiede un po' di lavoro manuale per l'installazione. Anche l'estetica, veramente notevole, dell'E95 viene un po' compromessa dal bordo superiore ed inferiore maggiorato per poter chiudere il buco che alloggiava l'E80, come si puo' vedere dalla animazione. Cliccare su questo link per visualizzare il nuovo schema di connessione degli strumenti. L'attrezzatura di coperta subisce un sostanziale upgrade: al Pepe 2.0 è cresciuto il naso! Da qualche giorno campeggia sulla sua prua un bompresso in carbonio. La progettazione è dovuta in piccola parte al sottoscritto e, per la gran parte, al Gran Visir delle impiombature, il mio amico Riccardo Iacchini. Abbiamo studiato per qualche giorno tutte le possibilita' di fissaggio del bompresso ed alla fine siamo arrivati ad un progetto che è stato realizzato dal tornitore Pippo, un personaggio molto noto a Fiumicino nell'ambiente nautico per le sue eccezionali capacita'. Il risultato è a mio avviso molto buono sia tecnicamente sia esteticamente: spero concorderete con me guardando le foto. Last but not least, il velaio Fasteli ci ha confezionato un nuovo spi leggermente piu' leggero del precedente "arma di fine di mondo", la grammatura è 0,50 contro 0,60, con delle cadute adeguate all'aumentata altezza del nuovo albero, potra' essere utilizzato ovviamente solo con la drizza in testa d'albero. Speriamo che possa ripetere i fasti del suo predecessore, che comunque non andra' in pensione, ma potra' essere utilizzato in condizioni di vento un po' piu' fresco utilizzando invece la drizza spi bassa. Per questo spi il Gran Visir delle impiombature ha preparato bracci e scotte nuove in dyneema da 5 mm. calzato solo nelle code per le scotte, mentre i bracci sono calzati solo nella parte che viene utilizzata dai winch; le calze sono entrambe in vectran. Anche la scotta di randa ha subito un sostanziale upgrade, passando da un paranco 4:1 ad un 6:1, utilizzando 2 bozzelli tripli Harken carbo da 57 mm. ed una cima SwiftCord da 10 mm. in Dyneema di Gottifredi e Maffioli. La cima è molto morbida e maneggevole, ma è veramente proibitiva per quanto riguarda l'impiombatura, al punto che qualche venditore sostiene che non sia possibile farlo... Poi arriva il Gran Visir delle piombe ed il risultato si vede nelle foto. è poi in fase avanzata di test un asimmetrico A0 montato su un frullone Selden CX15, che chiaramente utilizzera' appieno il nuovo bompresso; il range di utilizzo per quanto riguarda l'angolo al vento reale va da 50 a 120 gradi mentre per la velocita' da 4 a 12 nodi. |
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la regata l'incontro con Cerea alla prima boa di bolina le classifiche Regata classe 2 generale classe 2
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30+trenta 10 marzo 2013 Per la terza volta in questo Campionato Cerea si presenta in layline mure a sinistra con noi mure a dritta, non si tiene discosta obbligandoci a manovre improvvise per evitare la collisione e ci danneggia pesantemente. è incredibile che una sola imbarcazione possa condizionare in questo modo il nostro campionato, in almeno 2 delle 3 regate in cui abbiamo avuto incontri ravvicinati del secondo tipo con Cerea la possibilita' di portare a casa una vittoria era altissima. Ma veniamo alla cronaca della giornata, le condizioni meteo erano nello standard di Fiumicino, con un sud sud est intorno agli 8/9 nodi. La ciurma del Pepe 2.0 era composta da: Pasquale La Ragione prua Pietro Romano albero Mario Collacchioni drizze Thomas Gromeier tailer Giacomo Pingelli tailer Paolo Amicarelli randa e tattica Pier Mario Bozzuffi timone
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la regata l'incontro con Cerea alla prima boa di bolina le classifiche Regata classe 2 generale classe 2
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Nona regata: ancora Cerea, ma bastaaaaa! 10 marzo 2013 Per la terza volta in questo Campionato Cerea si presenta in layline mure a sinistra con noi mure a dritta, non si tiene discosta obbligandoci a manovre improvvise per evitare la collisione e ci danneggia pesantemente. è incredibile che una sola imbarcazione possa condizionare in questo modo il nostro campionato, in almeno 2 delle 3 regate in cui abbiamo avuto incontri ravvicinati del secondo tipo con Cerea la possibilita' di portare a casa una vittoria era altissima. Ma veniamo alla cronaca della giornata, le condizioni meteo erano nello standard di Fiumicino, con un sud sud est intorno agli 8/9 nodi. La ciurma del Pepe 2.0 era composta da: Pasquale La Ragione prua Pietro Romano albero Mario Collacchioni drizze Thomas Gromeier tailer Giacomo Pingelli tailer Paolo Amicarelli randa e tattica Pier Mario Bozzuffi timone
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la regata l'incontro con Darder alla seconda boa di bolina le classifiche Regata classe 2 generale classe 2
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Ottava regata: un disastro! 9 marzo 2013 Ovvero come mandare a p...allino una regata gia' vinta in 2 sole mosse. Ma andiamo per ordine: condizioni meteo standard per Fiumicino, poco vento alla partenza con probabile aumento e rotazione in senso orario. Paolo vede che la linea di partenza da un po' di vantaggio in boa e li partiamo, scorrendo la linea mure a sinistra fino a trovare un buco tra 2 barche, virare e partire. Antigua, che teniamo costantemente d'occhio, sceglie una partenza in barca comitato, siamo molto lontani. Speravo sinceramente di marcare un po' piu' stretto il nostro avversario. Cerchiamo appena possibile di portarci sulla destra del campo. Il primo bordo mure a sinistra è molto lungo, la barchetta sembra rispondere bene e la sensazione è che Antigua sia dietro. Arriviamo alla boa di bolina con un buon vantaggio, il bordo di poppa dovrebbe aiutarci ad aumentarlo. "Arma di fine di mondo" sale a riva ed in un solo bordo arriviamo alla boa di poppa, la velocita' della barchetta è stata buona ed il vantaggio è un po' aumentato. In bolina cerchiamo di marcare Antigua, stando sempre tra lei e la boa. Il nostro vantaggio sembra immutato, una decina di lunghezze all'arrivo sulla prima boa di bolina. Mentre siamo ad un paio di lunghezze dalla boa, ci troviamo Darder, che probabilmente ha tentato una bretone non riuscita, mure a sinistra completamente fermo tra noi e la boa. Non posso virare perchè sopravento a noi abbiamo Madifra che ci impedisce qualsiasi manovra, per evitare il contatto con Darder tento anche io una bretone su di lui. In effetti evitiamo di un soffio la collisione, ma siamo fermi e non governiamo piu', la corrente insolitamente forte per il campo di regata di Fiumicino ci porta a contatto con la boa, cerchiamo portarci sotto la layline per non dare fastidio a nessuno e facciamo un 360. L'occhio va sullo spi di Antigua bello gonfio e ormai lontano! La speranza comunque non ci abbandona e nuovamente lo spi leggero ci porta con un solo bordo verso la boa di poppa, la nostra velocita' è ottima ed il nostro svantaggio non sembra incolmabile. Alla boa di poppa Antigua, giustamente, sceglie per lo stacchetto finale al traverso una soluzione conservativa, giu' lo spi e su di genoa. Con Paolo decido invece di eseguire una abbattuta e fare lo stacchetto con lo spi, mossa che potrebbe portarci direttamente a ridosso di Antigua al traguardo. E qui avviene il secondo problema, la prua cerca di ammainare lo spi mentre timoniere e tattico pensavano ad una semplice abbattuta. Urlo di riportare lo spi a riva ma lo stacchetto è corto e non riusciamo a far portare lo spi per tutta la sua lunghezza: il sogno di riprendere Antigua sfuma definitivamente e con esso, probabilmente anche la possibilita' di vincere il campionato.
La ciurma del Pepe 2.0 era composta da: Pasquale La Ragione prua Pietro Romano albero Mario Collacchioni drizze Luca Ladi Bucciolini tailer Giacomo Pingelli tailer Paolo Amicarelli randa e tattica Pier Mario Bozzuffi timone
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Ancora un rinvio per maltempo nell'Invernale 24 febbraio 2013 Le condizioni del mare avrebbero impedito l'uscita in mare delle barche e per questo il comitato di regata ha deciso lo spostamento della prova al 9 marzo. Per me è stata una vera fortuna perchè reduce dalla madre di tutte le influenze non avevo neanche la forza di stritolare un bignè! |
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il passaggio della boa durante la prima bolina della prima regata la prima regata la seconda regata
le classifiche Regata 1 classe 2 Regata 2 classe 2 generale classe 2
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2 secondi posti di classe nella settima giornata dell'Invernale 10 febbraio 2013 Il Pepe 2.0 si classifica secondo in entrambe le prove disputate con Antigua, prima in entrambe le regate, che ci porta via il primo posto in classifica generale sebbene a pari punti. Il meteo non sembrava lasciare incertezza sulle vele da utilizzare, quelle piu' pesanti vengono lasciate a terra senza alcuna indecisione. Una bella giornata in mare, quasi primaverile, ed il previsto vento da nordest che ci fa ben sperare. La partenza non è un granchè, si sente la mancanza di Francesca, il vento non è molto stabile e ci costringe a numerose virate. Stupidamente non marchiamo Antigua, che alla prima boa di bolina ha un vantaggio incolmabile, si mette male! Durante la prima poppa recuperiamo qualcosa ma non abbastanza, la velocita' è buona ma il vento tende a calare inesorabilmente. Durante la seconda poppa un inconveniente ferma la rimonta, durante l'avvolgimento del genoa, l'alto del tangone si incattiva nella girella del rollafiocco nonostante tutti i tentativi per liberarlo, per metterci una pezza utilizziamo la seconda drizza spi come alto del tangone. Non potremo aprire il genoa e lo stacchetto finale sara' un bel problema; le ipotesi sono di salire in testa d'albero per liberare l'alto, fare lo stacchetto con la sola randa o provare a risalire un po' con lo spi "gennakerizzato". Fortunatamente il vento gira leggermente consentedoci di utilizzare la terza soluzione, sicuramente la piu' vantaggiosa. All'arrivo il nostro ritardo è abissale, becchiamo 5 minuti da Antigua e siamo secondi di classe e sesti assoluti. Una prestazione veramente opaca. Ovviamente appena passato il traguardo riusciamo a sbloccare senza troppe difficolta' l'alto del tangone, pazienza la regata era gia' persa nella prima bolina... Il comitato comunica per VHF che si aspetta il vento per una seconda prova, ci guardiamo increduli, abbiamo finito la regata con 4 nodi di reale, dove troveranno il vento per farci ripartire? Mai previsione fu piu' sbagliata, in capo ad un'ora, il vento gira a nordovest e arriva una piacevole brezza di circa 8 nodi. Si riparte... Ancora una volta Antigua riesce a scappare, siamo proprio dei tonni! Non la marchiamo, il vento anche stavolta è molto ballerino ed alla prima boa Antigua ha un vantaggio consistente, quando arriviamo in boa di bolina, mura a dritta, il solito Cerea, si mette in mezzo, pretendendo di entrare in boa mure a sinistra e costringendoci ad una virata per non andargli addosso; oltretutto riesce anche a toccare la boa durante la virata. Qualcuno vuole insegnargli le regole di base, non dico la regola 10 ma persino le Nipam sono assolutamente sconosciute a questo timoniere! Esponiamo la bandiera di protesta e ripartiamo all'inseguimento di Antigua. Riusciamo a tenere una rotta molto piu' diretta rispetto al nostro avversario recuperiamo a vista d'occhio. Giacomo si comporta in modo superbo con lo spi leggero riuscendo a farlo rendere molto bene anche se non è stato disegnato per un andatura cosi' vicina alla poppa. Arriviamo alla boa di poppa appena dietro ad Antigua; se non ci fosse stato Cerea saremmo stati avanti e la regata avrebbe preso un'altra piega. Loro sono davanti e non possiamo marcarli. Le prestazioni del Pepe 2.0 sono inferiori in bolina rispetto ad Antigua almeno in queste condizioni di vento. Se non facciamo particolari errori in poppa pero' possiamo recuperare con gli interessi il terreno perso in bolina. Ed infatti cerchiamo di ripetere la stessa tattica della poppa precedente, rotta piu' poggiata rispetto ad Antigua. è un errore, perchè nel frattempo il vento è calato sensibilmente e le prestazioni di "arma di fine di mondo" portato quasi in poppa piena non sono piu' le stesse. Un mio errore che ci costera' la regata, all'arrivo Antigua ci anticipa di circa 1 minuto e mezzo, anche questa regata è sua. Addio testa della classifica, con il gioco degli scarti noi scartiamo un secondo posto, loro un quarto e siamo entrambi a 7 punti, ma loro hanno vinto le ultime 2 regate e sono primi in classifica generale. Brava Antigua!
La ciurma del Pepe 2.0 era composta da: Pasquale La Ragione prua Alberto Forte albero Mario Collacchioni drizze Thomas Gromeier tailer Giacomo Pingelli tailer Paolo Amicarelli randa e tattica Pier Mario Bozzuffi timone
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l'armatore del Pepe 2.0 durante lo slalom gigante il video della discesa le classifiche Slalom gigante Punteggi gara di sci Combinata
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Il team del Pepe 2.0 vince anche sulla neve 3 febbraio 2013 Su un terreno non propriamente marino la ciurma del Pepe 2.0 riesce a portare a casa un'altra vittoria. Il II Trofeo Fiocchi e Nevi infatti combinava i risultati delle regata del 13 gennaio, dove la barchetta si era comportata benissimo vincendo la regata in assoluto, con una manche di slalom gigante tenuta domenica 3 febbraio a Pescasseroli. Nonostante il tempo da lupi, la ciurma si è comportata onorevolmente conquistando il 4°, il 6° ed il 9° posto. La ciurma del Pepe 2.0 sulla neve era composta da Maurizio Fulgenzi, Gianni Caserta e Pier Mario Bozzuffi.
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la protesta durante la prima bolina della prima regata
partenza bolina1 poppa1 bolina2 poppa2 arrivo la prima regata partenza bolina1 poppa1 bolina2 poppa2 arrivo la seconda regata
l'ultima poppa della seconda regata: un capolavoro!
"arma di fine di mondo" fa volare in poppa il Pepe 2.0
le classifiche Regata 1 classe 2 Regata 2 classe 2 generale classe 2
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Un primo ed un secondo posto assoluti nella sesta giornata dell'Invernale 27 gennaio 2013 Una grande giornata per il Pepe 2.0 che porta a casa 2 risultati estremamente positivi per la classifica del campionato Invernale. L'equipaggio è quasi al completo, manca solo Pasquale che ha problemi logistici, ma è validamente sostituito da Maurizio Fulgenzi. Anche il meteo sembra favorevole, è previsto un debole (8 nodi) nordest destinato a scemare e girare nel primo pomeriggio a nord ovest. Lasciamo quindi in banchina le vele piu' pesanti ed all'uscita in mare nessuna sorpresa: sia la direzione sia la velocita' del vento sono quelle promesse. Alla partenza, buona ma non eccezionale, decidiamo di tenere la destra del campo, ma non si rivela purtroppo una scelta azzeccata. All'arrivo in boa di bolina accade un fatto spiacevole: mentre siamo a poche lunghezze dalla boa, mure a dritta sulla layline, 2 barche mure a sinistra si infilano costringendoci ad una virata di emergenza per evitare un sicuro contatto. La protesta non ci fara' riguadagnare i minuti persi ma almeno la prossima volta gli skipper di queste barche ci penseranno bene prima di violare la regola 10! Per cercare di mandare all'Olgettina la regata ci mettiamo pero' anche del nostro: lo spi leggero "arma di fine di mondo" ci mette un bel po' a salire a riva dopo la boa e questo ci fa perdere molto terreno. Anche nell'unica abbattuta eseguita nel bordo di poppa, la mancanza di allenamento si fa sentire. Una piacevole sorpresa invece la grande prova di Giacomo che, per decisione di Paolo, si occupa sempre della scotta dello spi mentre Luca ha il compito di regolare il braccio. Nonostante la scarsa pressione, lo spi è sempre ben gonfio consentendo alla barchetta di recuperare parte del terreno perso nella prima bolina. Stavolta la bolina è ben condotta e recuperiamo ancora qualche barca, ma Antigua, il nostro avversario piu' pericoloso, è imprendibile! Nella seconda poppa il vento cala quasi completamente spegnendo le nostre speranze di recupero. Nello stacchetto finale vediamo che il vento è girato abbastanza da poter utilizzare lo spi: lo "gennakerizziamo" abbassando al massimo il tangone e riuscendo a risalire leggermente oltre il traverso. All'arrivo il vento è quasi scomparso e gli spi delle barche che ancora devono tagliare la linea giacciono "apperati". Il comitato di regata annuncia che ci sara' una seconda regata. Ci guardiamo increduli, non risparmiando commenti salaci, evidentemente la faremo col motore acceso! Dopo piu' di un'ora di attesa girando in tondo come degli ubriachi in una bonaccia senza speranza, incredibilmente, la fortuna arride al comitato poichè arriva un maestralino niente male che consente di dare una partenza regolare. Stavolta la prima regata ha allenato bene la ciurma e Francesca azzecca una partenza da manuale: siamo tra i primissimi con tutta la flotta sottovento. La barchetta sembra un'altra rispetto alla prima regata, anche la scelta del lato del percorso è quella buona. La bolina ci porta alla prima boa in buona posizione con uno sguardo sempre attento su Antigua che ha un rating pari al nostro: con loro corriamo praticamente in tempo reale, è davanti a noi ma di poco, speriamo in poppa di riprenderla. Cosa che puntualmente avviene. Nel bordo corto di poppa la barchetta recupera anche grazie alla ottima condotta dello spi da parte di Giacomo. Arriviamo in boa di bolina con un minimo vantaggio su Antigua, nella successiva poppa il Pepe 2.0 si tiene piu' al centro del campo di regata rispetto agli avversari e con un po' di fortuna ed un piccolo giro del vento riesce a minimizzare la strada percorsa compiendo un piccolo capolavoro tattico. L'avvicinamento alla boa di poppa è entusiasmante: superiamo molte barche ed abbiamo una velocita' pari a quella di barche da regata ben piu' grandi di noi. Antigua nel frattempo viene coperta da un 36.7 che corre in crociera veloce e perde rapidamente terreno, mi devo ricordare di pagare una birra all'equipaggio del Beneteau, la distanza tra la barchetta ed Antigua aumenta sensibilmente, nello stacchetto di arrivo non ci supera nessuno. Stavolta arriviamo prima noi! Al ritorno in porto abbiamo un sorriso a 32 denti stampato in faccia, non sappiamo ancora nulla dei risultati, ma abbiamo la certezza di aver disputato una grande regata.
La ciurma del Pepe 2.0 era composta da: Francesca Fiorentino prua Maurizio Fulgenzi albero Mario Collacchioni drizze Luca Ladi Bucciolini tailer Giacomo Pingelli tailer Paolo Amicarelli randa e tattica Pier Mario Bozzuffi timone
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entriamo dentro un'onda durante la bolina
la ciurma del Pepe 2.0 la regata |
Ancora una vittoria overall del Pepe 2.0 nella seconda regata dell'Invernale! 13 gennaio 2013 Il Pepe 2.0 si ripete, a distanza di un solo giorno dalla precedente regata, ma con condizioni meteo totalmente opposte: uno scirocco inizialmente di 15 nodi cresciuto durante la regata ad oltre 20 girando a sud. L'equipaggio è quasi al completo, manca solo Mario alle drizze, una situazione comunque molto migliore rispetto a ieri. Lasciamo a terra le vele leggere senza particolari rimpianti, uscendo dal Tevere l'onda è oltre 1 metro di altezza; genoa 2 e randa piena, anche se la mano di terzaroli è pronta. Siamo quasi arrivati al mare e per per radio sentiamo una notizia agghiacciante: Diabolika ha disalberato! Fortunatamente nessuno dell'equipaggio si è fatto male. Facciamo qualche virata in attesa della nostra partenza, la barchetta risponde bene è veloce e stringe molto bene il vento. Arriva il momento della partenza, la barca comitato annuncia i 5 minuti al VHF e poi silenzio totale, pensiamo ad un annullamento della partenza poichè il vento nel frattempo è girato di 50 gradi. Poi vediamo che i nostri competitor sono partiti e ci lanciamo all'inseguimento con 3 minuti di ritardo. Con il vento girato a sud, non si parla di tattica, con un solo bordo si arriva alla boa di bolina, mentre la percorriamo sentiamo al VHF che il Comitato ha accorciato il percorso, la regata si fermera' alla boa di poppa. Fantastico, partiti in ritardo, un bordo di bolina, uno al traverso con molto vento e penso "regata da barconi, non per noi". Nel frattempo il VHF annuncia molti ritiri per rotture e addirittura collisioni. In effetti, mentre continuiamo la bolina, incrociamo su rotte opposte le barche da regata che tornano verso la boa di poppa, la velocita' relativa tra loro ed il Pepe 2.0 è quasi 20 nodi, una straorzata di uno dei due e la collisione è sicura, meglio fare un piccolo bordo a perdere ma navigare piu' sicuri. Arriviamo finalmente alla boa di bolina, la parola Spi non è nel nostro vocabolario oggi; torniamo verso la boa di poppa a vele bianche, d'altronde nessuna barca, anche le piu' tirate, ha azzardato lo spi o il gennaker. L'imperativo per noi è arrivare senza danni e cosi facciamo seguendo un unico bordo al traverso con qualche piacevole planatina verso gli 8 nodi. Arrivati in porto, andiamo di corsa al CVF per visionare le classifiche e ci aspetta una bellissima sorpresa, preannunciata dai complimenti degli amici, siamo primi in assoluto e vinciamo il trofeo G-Energie per la categoria crociera! La ciurma del Pepe 2.0 era composta da: Francesca Fiorentino prua Pasquale La Ragione albero Luca Ladi Bucciolini drizze Paolo Oppedisano tailer Giacomo Pingelli tailer Paolo Amicarelli randa e tattica Pier Mario Bozzuffi timone
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il Pepe 2.0 alla boa di bolina e in poppa con "arma di fine di mondo" la regata |
Il Pepe 2.0 vince overall la prima regata del Campionato! 12 gennaio 2013 Si riparte, dopo una impressionante serie di regate annullate, ed il Pepe 2.0 non si lascia scappare l'occasione di una regata con condizioni meteo per lui ideali: poco vento e mare calmo. A dire il vero qualche problemino ce lo abbiamo, l'equipaggio è largamente incompleto, mancano il prodiere, il drizzista e 2 tailer e, come se non bastasse, non ci alleniamo da un paio di mesi. Un po' di telefonate in giro e si completa la ciurma, speriamo bene! Per una volta non ci sono dubbi sulla vela di prua da utilizzare, il genoa leggero andra' benissimo e lasciamo a terra sia il gennaker medio sia lo spi medio da poppa, con la brezzolina che ci aspettiamo di trovare in mare di sicuro non serviranno. Appena fuori dal Tevere facciamo qualche virata nel tentativo di riprendere gli automatismi ma i risultati non sono incoraggianti, si sente la mancanza d allenamento. In partenza combiniamo un mezzo casino, partiamo sottovento a quasi tutta la flotta, ma il P. sembra avere una marcia in piu' e presto recupera il ritardo accumulato in partenza. Il vento nel frattempo è girato, la boa è per 50 gradi e su un bordo ne facciamo 35, dovremo solo fare uno piccolo bordo a perdere, attendiamo il momento giusto per farlo. Perdiamo parecchie posizioni, arrivati in layline ritorneremo sul bordo buono e le riguadagneremo con gli interessi. In effetti si forma un bel trenino sulla layline, chi ha tardato a fare il bordo a perdere ne paga le conseguenze. Arriviamo sulla boa di bolina in ottima posizione, lo spi leggero "made in Fastelli" dovrebbe salire a riva gia' nello stacchetto. L'uso del condizionale non è casuale, perchè abbiamo una bellissima caramella al posto dello spi; abbandono il timone a Paolo per aiutare Pasquale a districare lo spi. Dopo un paio di interminabili minuti la situazione si stabilizza e rimontiamo qualche posizione persa durante il pasticcio. Alla boa di poppa lo spi non scende, la prendiamo un po' lunga; probabilmente la drizza spi si è incattivata durante l'issata di spi un po' garibaldina... Nel frattempo il Comitato comunica un cambio di percorso, la successiva boa di bolina sara' per 111 gradi. Dobbiamo fare attenzione a prendere la nostra boa e non quelle dei regata. Durante la bolina riprendiamo ancora qualche barca; sembra incredibile quanto i cambi di percorso confondano gli equipaggi, qualcuno sembra deciso andare a farsi un giro invece di finire la regata. Alla boa di bolina lo spi sale un po' piu' lestamente di prima, in compenso ci dimentichiamo di incocciare le scotte e lo controlliamo con i soli bracci; per andare al traguardo abbiamo davanti a noi un lungo traverso è essenziale armare le scotte. Appena lo facciamo la barchetta prende un altro passo e facciamo in tempo a "mangiarci" ancora qualche avversario prima di finire la regata. La sensazione comunque non è delle migliori, il risultato finale non sara' da podio; al CVF scopriremo invece che la regata è andata molto meglio del previsto, siamo primi assoluti e portiamo a casa il trofeo Memorial Simone Renoglio, l'unico tra i trofei classici dell'Invernale che mancava alla bacheca del Pepe 2.0. La ciurma era composta da: Pasquale La Ragione prua Paolo Oppedisano albero Fedele Agostini drizze Paolo Amicarelli tailer e tattica Gianni Caserta tailer Claudio De Dominicis randa Pier Mario Bozzuffi timone
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Pubblicato il calendario 2013 del Pepe 2.0 8 gennaio 2013 Ancora una volta abbiamo messo a dura prova la proverbiale pazienza di Barbara Medori. E, nonostante tutto l'impegno che ci ha messo l'armatore nel ritardare la consegna delle foto, la sfiga che impera sul campionato invernale e l'assenza del Pepe 2.0. nelle regate primaverili dovuta al cambio dell'albero, il calendario anche quest'anno è uscito.
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Poker! 9 dicembre 2012 E 4! Sempre piu' incredibile, anche la quarta prova del Campionato è stata annullata a causa delle avverse condizioni meteo. Nonostante il comitato abbia 2 volte rinviato la partenza, sperando in una diminuzione delle raffiche di tramontana che in porto raggiungevano i 30 nodi, le condizioni per disputare una regata regolare non si sono presentate. Tutti a casa quindi con buona pace della classifica: possiamo dire che siamo tutti primi a pari merito! |
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la regata annullata, il segno rosso indica la posizione del Pepe 2.0 in quel momento La ciurma in fase di prepartenza ripresa dalla GoPro Partiti! |
Il Campionato invernale stregato 25 novembre 2012 Sembra impossibile ma questo Campionato non vuole proprio cominciare! La previsione meteo, a dire il vero, qualche speranza di poter regatare la dava; vento debole 6/7 nodi fino alle 11 in rapida decrescita fino alla piatta totale prevista per le 13. L'equipaggio è molto motivato e francamente spero di poter verificare le prestazioni del Pepe 2.0 con le condizioni di vento debole che, da quando abbiamo cambiato l'albero, non avevamo piu' incontrato. La solita incertezza sulla vela di prua da utilizzare oggi non c'è: genoa 1 senza dubbio. Usciamo per tempo dal porto per provare le prestazioni della barchetta che sembra rispondere molto bene. Cerchiamo inutilmente la barca comitato per segnare la posizione sul cartografico; arrivano finalmente le 10, ora della partenza, ma non succede nulla, la barca comitato si presenta sul campo di regata solo in quel momento. Ci vuole parecchio tempo per approntare il campo di regata e la classe crociera parte per terza dopo regata e crociera veloce. Speriamo solo che il vento tenga. Finalmente arriva il nostro momento e partiamo in buona posizione ed in aria libera. La barchetta mantiene una buona prua liberandosi piano piano degli avversari diretti, il vento apparente si mantiene intorno ai 6/7 nodi per tutta la prima bolina, ci sara' sicuramente da soffrire un po' nella poppa ma confidiamo nello spi leggero "arma di fine di mondo" e, se dovesse proprio calare il vento, nel WindSeeker. Giriamo la boa di bolina e, con una manovra perfetta, lo spi sale a riva; intorno a noi gli spi dei nostri avversari sono al limite mentre il nostro ci spinge verso la boa di poppa. Ma il vento, come da previsione, cala ancora; decido di sostituire lo spi con il windseeker, la scelta sembra in certi momenti azzeccata in altri vediamo gli spi delle altre barche che tornano a gonfiarsi e rimpiangiamo la scelta fatta. Nonostante tutto arriviamo alla boa di poppa e, mentre la radio annuncia che la regata finira' alla boa di bolina, il vento è ormai una pallida brezza: ci sono 3 nodi di apparente, manteniamo il windseeker cercando di "stirare" il piu' possibile il bordo di entrata per poter risalire un po' il vento. Per un po' la mossa paga, ma poi la necessita' di avvicinare la boa ci costringe a ritornare ad un piu' tradizionale genoa 1. Con 3 nodi di apparente ed il vecchio albero non ci saremmo neanche mossi rimanendo in balia della corrente, mentre ora riusciamo a raggiungere 1,8 nodi di velocita'; vediamo comunque la boa di bolina avvicinarsi e la sensazione di aver fatto una bella regata ci pervade. Arriva pero' la doccia fredda, la radio annuncia che la prova di tutte le classi, a parte la classe regata, è annullata per mancanza i vento. Di nuovo la radio diventa protagonista, gli equipaggi si scagliano inutilmente contro la decisione del comitato di regata: le decisioni della giuria devono essere rispettate anche se, come nel mio caso, non sono condivise. In quel momento il Pepe 2.0 era quinto in tempo reale (almeno tra le barche che avevano a bordo il tracker) a poco piu' di 1000 metri di distanza dal traguardo. Certo che se il comitato di regata si fosse presentato sul campo per tempo, la regata sarebbe andata in modo ben diverso... |
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Annullata anche la seconda regata del Campionato invernale 11 novembre 2012 Di nuovo Eolo rovina la festa dei regatanti di Fiumicino. Gia' il sabato le possibilita' di disputare la regata sembravano veramente scarse e le previsioni per il giorno successivo non erano per nulla confortanti. La mattina della domenica infatti i 30 nodi in porto ed una barra in uscita dal Tevere da far paura mi hanno spinto a congedare l'equipaggio prima che il CVF ci facesse la grazia di comunicare ufficialmente l'annullamento. |
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il tubo in carbonio ed il perno in delrin l'estremita' del tubo in carbonio protetta dalla termorestringente il laccetto di sicurezza inserito nel perno del coperchio
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Un supporto in carbonio per la GoPro 30 ottobre 2012 Le previsioni sono molto brutte, ma oggi ho deciso di andare lo stesso in barca; devo ritirare le bandiere di strallo e la nuova randa dal velaio con le insegne dello sponsor, poi preparare la barca per l'uscita di allenamento di domani. In compenso è da quando sono arrivato sul Pepe 2.0 che non smette di diluviare e ci sono 25 nodi di vento, credo che oggi proprio non sia cosa. Che fare? Idea, mi faccio un supporto per la GoPro! In effetti l'occorrente è in barca perchè l'intenzione di costruirlo gia' c'era. Avevo infatti acquistato un tubo di carbonio di altezza di circa 1 mt., diametro interno 2,54 cm. e spessore 1,5 mm. Ho fatto tornire poi un tubo in delrin di 16 cm. di lunghezza e diametro interno pari a quello del tubo in carbonio e del supporto dell'asta della bandiera. Il tubo poi è stato forato per tutta la sua lunghezza per far passare la cimetta di sicurezza che impedisce di seminare in mare la prezionsa GoPro. Per assicurarla alla GoPro ho usato un laccetto in spectra calzato da 1mm. inserito nel perno in metallo che del coperchio posteriore del contenitore. Ho poi protetto il bordo tagliente del tubo di carbonio con della termorestringente rivoltata verso l'interno del tubo. Il fissaggio della custodia al tubo in carbonio è stato realizzato utilizzando il kit di fissaggio per i manubri delle biciclette La custodia è stata poi dotata del portello galleggiante che aumenta la galleggiabilita' della GoPro. Ho poi acquistato il WiFi BacPac che consente di configurare e controllare in remoto il funzionamento della GoPro utilizzando una app per iPhone. L'app permette anche di avere una preview dell'immagine per poter regolare la posizione della videocamera. Il risultato finale non sembra malvagio... |
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Annullata la prima regata del Campionato invernale 28 settembre 2012 Le avverse condizioni meteo hanno indotto il comitato di regata ad annullare la prima prova dell'invernale. Un vero dispiacere perchè il Pepe 2.0 poteva contare sull'intero equipaggio con in piu' l'inserimento della riserva di lusso rappresentata da Alberto Forte. Peccato, sara' per la prossima volta. |
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spicca sulla murata della barchetta la nuova randa in dacron con le insegne dello sponsor Il nuovo equipaggio del Pepe 2.0
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24 ottobre 2012 In occasione del lavaggio della carena in sospensione per la prima regata di campionato invernale, il Pepe 2.0 è stato decorato con le insegne del suo sponsor:Ma non solo lo scafo sara' decorato con il logo, infatti anche la nuova randa in dacron, preparata apposta per il Campionato Invernale, avra' bene in evidenza. L'equipaggio, come si vede dalla foto, è stato dotato di una bellissima divisa anche questa sponsorizzatisssssssima e realizzata da Nyl. La nuova ciurma è composta da: Francesca Fiorentino a prua Pasquale La Ragione all'albero Mario Collacchioni drizzista Giacomo Pingelli tailer Luca Ladi Bucciolini tailer Paolo Amicarelli randa e tattica Pier Mario Bozzuffi timone
riserve (di lusso) Alberto Forte Massimo Ruggiero Marco Amato
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24 settembre 2012 Si ricomincia a regatare, finalmente! Ed il Pepe 2.0 si cimenta nuovamente in una delle regate piu' prestigiose del Tirreno: la Coppa Italia. L'appuntamento è sicuramente impegnativo e, diciamoci la verita', completamente fuori dalla portata della barchetta. Ma l'occasione di provare il Pepe nella nuova configurazione è ghiotta; purtroppo l'equipaggio titolare non è disponibile e la ciurma non conosce la barca. In effetti non la conosco piu' neanche io, con il cambio dell'albero e le nuove vele in laminato la barchetta è come se fosse appena varata.
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Il Pepe nel marina del Porto Antico, prima, durante e dopo la cura tre viste del nuovo albero in allestimento alla MaxSpar le teste dei 2 alberi a confronto i tecnici al lavoro le crocette il Pepe visto dall'officina MaxSpar Si albera! al lavoro Pino, Luca, Pier Mario (a rompere le scatole) e Stefano il nuovo supporto del "frigo" una vista del Pepe dalla testa d'albero durante le misure del giro d'albero |
Il Pepe cambia albero 20 luglio 2012 Dopo un trasferimento a tappe forzate, da Fiumicino a Genova in 3 giorni, il Pepe si riposa nel Marina del Porto Antico in attesa del "trapianto" del nuovo albero. Sullo sfondo della foto troneggia la Lanterna, simbolo della Superba. E proprio superba sembra essere la costruzione del nuovo albero, opera di un "alberaio" tra i piu' quotati in Italia: MaxSpar. I preparativi per il disalberamento sono stati piuttosto complicati dal forte grecale che rendeva l'operazione assai pericolosa, ma una momentanea ed insperata calma di vento, calma relativa perchè comunque si trattava di 15 nodi, ha consentito al gruista ed al team della MaxSpar di rimuovere l'albero della barchetta in condizioni di sicurezza. Nel frattempo il lavoro ferve per approntare il nuovo albero. Nella foto si puo' notare la maggiore altezza del nuovo albero (circa 60 cm.) ed il vistoso "crane" che consente di allontanare l'attacco del paterazzo dalla testa dell'albero, potendo quindi usare rande piu' allunate. Nel frattempo il Pepe ciondola senza albero nel bellissimo Marina del Porto Antico di Genova, sembra una barca monca, fa un effetto molto strano. Oggi, martedi' per la cronaca, abbiamo alberato la barchetta, il colpo d'occhio è spettacolare, sembra una vera barca da regata! Il tutto è stato bagnato da una bella Magnum di Berlucchi Rosè. Il boma è ancora in lavorazione e sara' allungato di 10 cm. per poter rimontare la trozza originale. Il paterazzo è ancora provvisorio, finchè non sara' pronto non si potra' regolare il sartiame. Al ritorno al Marina, sono solo e c'è un po' di vento al traverso, chiedo aiuto per rientrare nel mio posto barca, l'ormeggiatore guarda il Pepe con ammirazione e mi dice: "adesso è proprio un'altra barca!": non posso che dargli ragione. è mercoledi' ed il boma in carbonio, allungato di 10 cm., ha preso il suo posto, ho preparato il nuovo paterazzo impiombando un Dyneema scalzato da 8 di Gottifredi e Maffioli che costa come una vacanza alle Maldive per una famiglia intera. Sono poi stati aggiunti 2 golfari Wichard accanto alle lande originali del paterazzo per la cima di sicurezza (un Dyneema da 10 calzato) e per la caduta del rinvio del paranco, che ha un rapporto di demoltiplica di 24:1. Sembra funzionare molto bene e l'albero ha un aspetto sempre piu' cattivo! Il "frigo" a base albero, che contiene gli strumenti ST70+ ed ST290, ha un supporto nuovo, molto elegante e ben piu' leggero del precedente. Sembra che il lavoro sia quasi finito: finalmente! Giovedi' si rimette in discussione un po' tutto, è arrivato Enrico Franchetti, il titolare di MaxSpar, guarda l'albero e sentenzia: "è troppo inclinato in avanti". Si decide di mettere un rinvio di 5 cm. sullo strallo in testa d'albero, Luca sale ed esegue. Sembra tutto ok. Nel frattempo decidiamo di installare un paio di sartie basse anteriori, un lavoro complicato che impegna Stefano ed il sottoscritto per l'intera giornata. Domani finiamo, forse... è venerdi' e la costruzione della nuova landa per la nuova coppia di sartie basse si presenta assai difficoltosa, piu' di quanto ci potessimo aspettare. Fortunatamente Stefano è un vero maestro, la landa piano piano prende forma, il tempo passa ed incomincio a pensare di costruire i rinvii al mio ritorno a Roma... Ma Stefano decide di lavorare ad oltranza ed anche la piastra del rinvio viene messa in opera, aspettiamo solo Luca che prepari le sartie e finalmente alle 19 il lavoro è finito. Guardo il risultato: è bellissimo! Lascio il molo Giano, sede della MaxSpar, per l'ultima volta, mi aspetta una serata di intenso lavoro per mettere a posto le connessioni elettriche, la barchetta sembra Beirut nei giorni della guerra civile sia in dinette sia in coperta! Lavorare insieme ai tecnici di MaxSpar è stato fantastico e dopo 10 giorni era diventata una piacevole abitudine. Dal canto loro, sebbene siano abituati a costruire alberi di ben altro lignaggio, mi hanno in un certo senso "adottato" e si sono prodigati in ogni modo per accontentarmi. Un grande ringraziamento quindi va a tutto il team di MaxSpar ed in particolare a Stefano, Luca, Pino ed al "gigante buono" Bruno, che mi hanno sopportato con incredibile pazienza. Ne è valsa la pena? Si decisamente e lo rifarei: per tutte le volte che mi sono chiesto, "ma chi me lo ha fatto fare?" la risposta è adesso a bordo del Pepe, un magnifico albero con 3 ordini di crocette che svetta sulla barchetta conferendole un aspetto decisamente cattivo. Vedremo i risultati nelle prossime regate.
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Eccomi in mezzo a 2 miti dello sci: Marc Girardelli e Kristian Ghedina la squadra italiana al completo (foto Enrico Schiavi) |
Il Pepe in Tirolo? 20 giugno 2012 Cosa ci fa il Pepe in montagna? Beh, diciamo che mentre la barchetta si gode le amorevoli cure della Tecnomar, il suo armatore ha portato il logo del Pepe a Ischgl, una bellissima località austriaca nelle alpi tirolesi. Ma andiamo per ordine, qualche giorno fa ricevo una inaspettata quanto gradita telefonata da un vecchio amico, Gianni Caserta. Dopo i soliti convenevoli, mi informa che è stato invitato in Tirolo appunto per una gara internazionale di Kart, puo' portare un accompagnatore e per questo motivo a pensato a me. Sono molto lusingato, ma gli impegni di lavoro sono pressanti e gli chiedo tempo fino alle 21 per una risposta definitiva. Interpellati tutti i superiori, datore di lavoro, moglie, figli e persino il CanePatato, ricevo i necessari benestare. A 5 minuti dallo scadere del termine fissato, annuncio: "non posso andare ho troppi impegni". Colgo l'inequivocabile sguardo di Barbara che dice "sei il solito cretino!". Ma ormai la decisione è presa, saro' incrollabile, chiamo Gianni e gli dico "Arrivo!"...
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la realtà (il Maxi95) ed il sogno (l'M37) gli orribili squarci sullo scafo vista di poppa i danni a prua |
La realtà ed il sogno 20 giugno 2012 Il titolo della foto potrebbe proprio essere questo. In primo piano il Pepe, in attesa di essere tirato in secco per le sue "vacanze estive" alla Tecnomar, sullo sfondo l'M37 Low Noise una tra le più belle barche mai costruite, un vero sogno per armatori ed equipaggi regatanti, con un palmares incredibile di vittorie (campionato italiano, europeo e mondiale ORC solo per citare i più significativi allori). Ma vorrei raccontare una breve storia riguardante le ultime vicende di Low Noise. Come alcuni di voi sapranno, alla fine di aprile, mentre veniva trasferita per partecipare al Trofeo Accademia Navale, una delle regate italiane più prestigiose, la barca è finita sugli scogli a causa delle pessime condizioni meteo. I danni allo scafo erano spaventosi, come si può vedere dalle foto, Low Noise sembrava spacciata. Fortunatamente il suo armatore non si è dato per vinto e la barca è stata recuperata e spedita a Fiumicino con un trasporto eccezionale al cantiere Tecnomar che, con la consueta maestria, è riuscita nell'impresa di rimettere in acqua Low Noise in tempo per consentire la sua partecipazione ai Campionati europei ORC che si sono svolti a fine giugno a Punta Ala. E Low Noise LI HA VINTI! Ho visto tutta la Tecnomar impegnata in questa corsa contro il tempo e, quando la barca è partita per partecipare all'europeo, tutti quanti abbiamo "soffiato" più forte che potevamo nelle sue vele, augurando buon vento a LowNoise. Una bella storia di sogni, di passione e di maestria.
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I winch Harken B32.2 STA "declassati" a winch per le drizze i nuovi Raymarine ST290 nel "frigo" Il NASA Marine BM-2 posto nella tasca destra nel pozzetto i 2 nuovi stopper |
Pepe 2012 Service Pack II 1 maggio 2012 Nonostante la delusione per i risultati nello scorso campionato invernale, l'impegno per il miglioramento tecnico del Pepe non è affatto diminuito. Gli upgrade questa volta riguardano (per il momento) sia la strumentazione sia l'attrezzatura di coperta. Nel primo caso i 2 Raymarine ST60 Maxiview posti nel "frigo" a base albero sono stati sostituiti da 2 Raymarine ST290 Graphic che, per ora, saranno impiegati con le stesse funzioni dei precedenti Maxi e cioè la prua vera e la velocita' sull'acqua. La visibilita' dei 290 è molto superiore ed anche le possibilita' di configurazione sono infinite. Purtroppo la foto, fatta in condizioni di luce impossibili, non rende giustizia ai nuovi strumenti. All'interno del "frigo" è posta anche la DPU, il processore che consente di connettere gli strumenti della serie ST290 alle reti non Seatalk2 (NMEA 2000, NMEA 0183 e Seatalk I). Un'altra novita' riguardante la strumentazione è l'installazione di un misuratore di stato delle batterie Nasa Marine BM-2. Un oggetto poco costoso ma molto interessante che fornisce molte utili informazioni sui consumi elettrici di bordo. Per quanto riguarda l'attrezzatura di coperta, i 2 winch Harken B16STA a singola velocita' dedicati alle drizze sono stati sostituiti dai piu' robusti Harken B32.2.STA a 2 velocita', gia' utilizzati come winch per le scotte dello spi. Altra novita' l'aumento del numero di vie del rinvio piano di dritta e del relativo stopper: si passa dalle precedenti 5 vie ad un 7 vie, potendo cosi' gestire dal pozzetto una seconda drizza spi e la tensione dello stralletto. Sono stati infatti aggiunti uno stopper doppio Easylock Midi ed un rinvio piano doppio Harken 1500 posto a cavallo dell'esistente 5 vie Harken 1591. Ma il bello del'SP2 verra' alla fine giugno con delle novita' sostanziali sull'armamento della barchetta e con una nuova randa...
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